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27 giugno 2022
Firmato il Memorandum d’Intesa “Lavoro Carcerario”

Le parole della Ministra Cartabia: «Si tratta di un progetto di ampia portata e altrettanta complessità, ma con benefici per tutti: per l'amministrazione penitenziaria, che offre lavoro in un settore strategico; per i detenuti, che avviano il proprio reinserimento nella società; per le imprese, che possono formare manodopera specializzata da assumere».

La Redazione

Il 24 giugno il Ministro della Giustizia e il Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale hanno firmato il Memorandum d'Intesa “Lavoro Carcerario”, un progetto volto a rendere il lavoro uno strumento chiave per il reinserimento sociale dei detenuti, offrendo loro opportunità di lavoro remunerate e una formazione specialistica nei settori Tlc e Ict.

Tre gli obiettividel progetto:

precisazione

  • Offrire opportunità di lavoro;
  • Formare competenze specializzate;
  • Favorire il reinserimento sociale dei detenuti.

In una prima fase, le attività si svolgeranno lungo 2 settori:

  • Un progetto di rigenerazione degli apparati terminali di rete (a cui hanno già aderito aziende come Fastweb, Tiscali, Linkem e Sky);
  • Un progetto di realizzazione di reti di accesso telecomunicazioni con Open Fiber, Sielte e Sirti.

La collaborazione con gli istituti penitenziari vedrà prima di tutto un'attività di formazione per acquisire le competenze richieste e in seguito programmi di selezione e inserimento lavorativo sia all'interno sia all'esterno del carcere, con la previsione di un trattamento economico pari a quello previsto dal CCNL del settore. Inoltre, è previsto che le imprese che assumeranno detenuti all'interno degli istituti penitenziari ovvero lavoranti all'esterno potranno beneficiare di un credito di imposta per ciascun lavoratore assunto.

Fino ad oggi, le sedi dei laboratori si trovano a Bologna, Cagliari, Catania, Frosinone, Lecce, Milano, Torino e Roma.