
Questa è la risposta fornita dal Ministero della Giustizia al quesito sottopostogli dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona tramite il canale Filo diretto.
Con provvedimento del 21 febbraio 2023, il Ministero della Giustizia ha risposto al quesito posto sul canale Filo diretto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona riguardante il pagamento telematico dei diritti di copia
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«Si vorrebbe avere certezza circa l'ambito di applicazione dell'art. 196 T.U. spese giustizia, nella parte in cui prevede che a far data dal 28/2/23 e solo per i procedimenti instaurati dopo tale giorno i diritti di copia e di certificazione debbano essere riscossi esclusivamente in modalità telematica secondo le prescrizioni dell'art. 5 C.A.D., ovvero se la nuova formulazione del suddetto articolo riguarda solo il processo civile, o comprenda anche quello penale». |
In via preliminare, il Ministero riporta la nuova formulazione dell'
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«Il diritto di copia, il diritto di certificato e le spese per le notificazioni a richiesta d'ufficio nel processo civile sono corrisposti tramite la piattaforma tecnologica di cui all'articolo 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82». |
Ne deriva che a decorrere dal 28 febbraio 2023 il pagamento di tali diritti dovrà avvenire tramite la piattaforma PagoPA di cui all'
Da ultimo, il Ministero ricorda che il pagamento telematico dei diritti di copia è consentito anche nelprocesso penale, come da disposizione della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati con nota prot. DOG 13550.U del 20.04.2020, per le sole Procure Generali della Repubblica e Procure della Repubblica che abbiano indirizzato specifica richiesta a tale Direzione.