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11 maggio 2023
L’Antitrust avvia un’istruttoria verso Apple per presunto abuso di posizione dominante nel mercato delle app

Secondo l'AGCM, Apple avrebbe adottato da aprile 2021 una politica per la privacy più restrittiva nei confronti degli sviluppatori terzi di app rispetto a quella che applica a sé stessa. Inoltre, sviluppatori e inserzionisti terzi sarebbero svantaggiati anche sul piano della qualità dei dati messi a disposizione da Apple. 

di La Redazione

Con un comunicato stampa dell'11 maggio 2023, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato annuncia l'avvio di un'istruttoria nei confronti di Apple per presunto abuso di posizione dominante nel mercato delle piattaforme per la distribuzione online delle app per gli utenti del sistema operativo iOS.

Secondo l'Autorità, da aprile 2021 Apple avrebbe adottato una politica sulla privacy solo per gli sviluppatori terzi di app che appare più restrittiva rispetto a quella che la società applica a sé stessa. Tale diverso trattamento si riversa sulle caratteristiche del prompt che appare agli utenti per l'acquisizione del consenso al tracciamento dei propri dati di navigazione sul web e sugli strumenti adottati per misurare l'efficacia delle campagne pubblicitarie.
In sostanza:

attenzione

  • Apple impone l'utilizzo di un prompt di richiesta di consenso in posizione di maggior risalto rispetto a quello dell'opzione volta a negare il consenso solo per i concorrenti, utilizzando altresì una formulazione linguistica dissuasiva del tracciamento;
  • Inoltre, sviluppatori e inserzionisti terzi sembrano svantaggiati con riguardo ai dati messi a disposizione da Apple relativi all'efficacia delle campagne pubblicitarie sulle loro applicazioni e ciò a causa delle caratteristiche tecniche dell'interfaccia di programmazione alla quale possono accedere, che risulta meno efficace rispetto allo strumento che Apple adotta per sé stessa.

Secondo l'AGCM, tali condotte, presumibilmente discriminatorie, di Apple potrebbero causare un calo dei proventi della pubblicità degli inserzionisti terzi a vantaggio della divisione commerciale della società, oltre ad impedire/ridurre potenzialmente l'ingresso e la permanenza dei concorrenti avvantaggiando le proprie app.
Ciò comporterebbe una riduzione degli incentivi finalizzati allo sviluppo di app innovative e creerebbe un ostacolo per gli utenti che intendono passare verso eco-sistemi digitali concorrenti. Da qui l'avvio dell'istruttoria.