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5 ottobre 2023
Controlli del Fisco: adempimento spontaneo e sanatoria dei pagamenti elettronici
Le violazioni commesse potranno essere sanate in ravvedimento operoso, a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata.
La Redazione
Con il Provvedimento direttoriale del 3 ottobre 2023, Prot. n. 352652/2023, l'Agenzia delle Entrate individua le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza, anche mediante l'utilizzo di strumenti informatici, le informazioni derivanti dal confronto mensile tra i pagamenti elettronici e le fatture elettroniche emesse e\o i corrispettivi telematici trasmessi dal contribuente.

precisazione

L'elenco dei contribuenti destinatari delle comunicazioni di cui al presente provvedimento è costituito da coloro per i quali risulta che l'ammontare dei pagamenti elettronici mensili èsuperiore all'ammontare complessivo delle transazioni economiche certificate dalle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici trasmessi nello stesso periodo.

In argomento, si osserva che l'Agenzia delle Entrate, ai sensi dell'articolo 1, commi 634-636, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, mette le informazioni a disposizione dei contribuenti soggetti passivi IVA che presentano potenziali anomalie. In particolare, l'Agenzia delle Entrate rende disponibili tali informazioni, per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso; ciò consente al contribuente di poter fornire elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti in grado di giustificare la presunta anomalia.
Informazioni del Fisco in presenza della seguente anomalie
  • l'importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate con strumenti di pagamento elettronico;
  • dati fiscali delle fatture elettroniche emesse per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato;
  • dati dei corrispettivi giornalieri memorizzati elettronicamente e trasmessi telematicamente all'Agenzia delle Entrate.
Dati messi a disposizione dei contribuenti
  • codice fiscale, denominazione\cognome e nome del contribuente; numero identificativo della comunicazione e periodo d'imposta; codice atto, da riportare nel modello di pagamento F24, in caso di versamenti collegati all'anomalia segnalata; descrizione dell'anomalia riscontrata, riferita alla discrepanza tra l'ammontare mensile dei pagamenti elettronici e l'ammontare mensile di imponibile IVA e imposta risultanti dalle fatture elettroniche emesse e\o dai corrispettivi trasmessi telematicamente;
  • modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all'anomalia riscontrata;
  • istruzioni circa gli adempimenti necessari per regolarizzare errori od omissioni, avvalendosi dell'istituto del ravvedimento operoso; modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all'Agenzia delle Entrate eventuali inesattezze o elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.
In particolare, l'Agenzia dell'Entrate mette a disposizione del contribuente gli elementi e le informazioni:

  • all'interno dell'area riservata del portale informatico dell'Agenzia delle Entrate denominata “Cassetto fiscale” e nell'interfaccia web “Fatture e corrispettivi”, nella sezione “Consultazione”, area “Fatture elettroniche e altri dati Iva”, in cui sono resi disponibili l'elenco dei mesi dell'anno in cui si è verificata la presunta anomalia;  l'ammontare giornaliero dei pagamenti elettronici;la differenza, calcolata su base mensile; l codice ABI o il codice fiscale del soggetto obbligato alla comunicazione dei pagamenti elettronici e gli identificativi dei POS a cui i pagamenti elettronici sono riferiti;
  • il contribuente, anche mediante gli intermediari, può richiedere informazioni ovvero segnalare all'Agenzia delle entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti;
  • i dati e gli elementi di cui ai punti precedenti sono resi disponibili alla Guardia di Finanza tramite strumenti informatici.

precisazione

I contribuenti che hanno avuto conoscenza degli elementi e delle informazioni resi dall'Agenzia delle entrate possono regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse, così come previsto dalla disposizione normativa citata. A tale ultimo riguardo, si evidenzia inoltre che:

  • i contribuenti che, dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023, hanno commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi possono avvalersi del ravvedimento anche se le predette violazioni sono state già constatate non oltre la data del 31 ottobre 2023 e sempreché le stesse non siano state già contestate alla data del perfezionamento del ravvedimento;
  • per avvalersi della norma da ultimo menzionata, il ravvedimento operoso deve essere perfezionato entro la data del 15 dicembre 2023.