
Il protrarsi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 impone ai datori di lavoro, almeno sino al 31 dicembre 2021, l'adeguamento delle proprie strutture organizzative col fine di gestire le vaccinazioni dei propri dipendenti. Questa necessità deriva:
- tanto dal “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARC-Cov-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” firmato da governo e parti sociali il 6 Aprile 2021, nonché dalle relative allegate “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti SARC-Cov-2/Covid-19”;
- quanto dalla necessità di verificare che il personale, qualora si tratti di soggetti esercenti attività sanitarie, ottemperi all'obbligo vaccinale previsto dall'art. 4 del D.L. 1° aprile 2021, n. 44.
Gli accorgimenti organizzativi da adottare coerentemente alla struttura aziendale, nel rispetto del principio di privacy by design, devono consentire l'avanzamento della campagna vaccinale ed essere improntati al rispetto della dignità del lavoratore e del suo diritto alla riservatezza, senza impedire la verifica dell'idoneità alla mansione coerentemente ai principi di cui all'art. 2087 c.c. e del Testo Unico in materia di Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008).
L'adozione del “Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars/cov-2” mediante il Decreto del Ministero della Salute 2 gennaio 2021, nonché i documenti ad esso allegati, hanno dato un forte impulso alla campagna vaccinale: lo scopo dichiarato dall'Esecutivo è...