
Secondo gli ultimi dati riportati dell'Ente previdenziale, sono state erogate oltre 30.000 prestazioni per circa 30 milioni di euro.
È già passato un ventennio da quando Cassa Forense, in attuazione a quanto previsto dal Regolamento per l'erogazione dell'Assistenza, ha stipulato la prima polizza sanitaria collettiva in favore degli iscritti, ampliata nel corso degli anni quanto a garanzie, prestazioni e benefici.
La polizza è gratuita ed automatica per la copertura di base a beneficio degli iscritti, volontaria e soggetta al pagamento di un premio in convenzione per l'estensione ai familiari e alle coperture integrative.
L'Ente previdenziale ha comunicato sul proprio sito istituzionale i dati sull'utilizzo di tale polizza: sono state erogate oltre 30.000 prestazioni per circa 30 milioni di euro.
Nello specifico, il numero dei sinistri e le relative richieste di prestazioni sanitarie, per l'annualità assicurativa 2020-2021, è di 26.507, con un costo di quasi 30 milioni di euro, di poco inferiore a quello dell'anno precedente.
Risultano invece in diminuzione per l'annualità
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le prestazioni per gravi eventi morbosi e per malattie oncologiche; - le indennità sostitutive del ricovero;
- i ricoveri per grande intervento chirurgico e quelli per Covid-19;
- le cure per sindrome metabolica;
- le visite e gli accertamenti medico-sanitari in generale.
È interessante osservare che nel 2020, a fronte della diminuzione della speranza di vita alla nascita di 1,2 anni, l'indicatore della buona salute percepita dalla popolazione italiana è invece migliorato: la quota di intervistati Istat che dichiarano di stare bene o molto bene è cresciuta di circa 3 punti percentuali rispetto al 2019.
L'aumento interessa tutte le categorie senza particolari specificità di generazione, genere o area territoriale di riferimento, ed è particolarmente marcato tra le donne di 35-54 anni, per le quali raddoppia. Tale fenomeno è stato spiegato anche con ragioni psicologiche ed emotive: la drammaticità degli accadimenti ha portato a non dare più per scontata la propria situazione e a enfatizzarne l'apprezzamento.
Per concludere, i dati sull'utilizzo della polizza sanitaria di Cassa Forense da parte sia degli iscritti, sia dei familiari, dei pensionati non più iscritti alla Cassa e dei superstiti, confermano la grande utilità di tale strumento di welfare per i professionisti del mondo legale, sia in termini di cura della salute rispetto alle patologie già note e insorte sia in chiave di prevenzione delle malattie.