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27 agosto 2021
Autorizzata la somministrazione al figlio del vaccino anti Covid anche senza il consenso di uno dei genitori

Il Giudice può sospendere momentaneamente la capacità del genitore contrario alla vaccinazione del figlio, tenendo conto della presenza di un grave pregiudizio per la salute, della volontà espressa dal figlio minore e dell'assenza di controindicazioni alla somministrazione del vaccino.

La Redazione

La ricorrente, dopo essersi consultata con il pediatra di famiglia, aveva acquisito il consenso verbale dell'ex coniuge ai fini della somministrazione del vaccino anti Covid-19 al figlio quindicenne, il quale aveva anch'egli espresso la sua volontà di essere vaccinato per poter liberamente partecipare alle attività scolastiche e sportive.
Tuttavia, una volta ricevuto il modulo per il rilascio dell'autorizzazione, il padre aveva rifiutato il proprio consenso, adducendo motivazioni generiche in relazione all'assenza di particolari rischi per i minori di contrarre il virus nelle forme più gravi.
A questo punto, la madre si rivolge all'autorità giudiziaria.

Con il decreto del 22 luglio 2021, il Giudice di Pace di Monza ha autorizzato la somministrazione del vaccino anti Covid-19 al minore, attribuendo alla madre la facoltà di accompagnare il medesimo presso un centro vaccinale e di sottoscrivere il relativo consenso informato anche senza l'assenso del padre.
Nel decidere ciò, il Giudice si è uniformato all'orientamento sviluppatosi nella giurisprudenza di merito concernente le vaccinazioni (obbligatorie e non), ritenendo che qualora vi sia un pericolo concreto per la salute del minore per via della gravità e della diffusione del virus e quando sussistano dati scientifici univoci volti a dimostrare che quel determinato trattamento sanitario risulta efficace, allora il giudice può “sospendere” temporaneamente la capacità del genitore contrario al vaccino. Nell'espletamento di tale valutazione, il giudice dovrà tenere conto, in particolare, dell'esistenza di un grave pregiudizio per la salute e della diffusione del virus sull'intero territorio nazionale.

Sulla base di tali criteri, il Giudice di Pace di Monza ha considerato che l'assenza di copertura vaccinale in presenza di varianti sempre più contagiose del virus da Covid-19 comporta, da una parte, un maggior rischio per i singoli (anche minori) di contrarre la malattia e, dall'altra, ripercussioni negative sulla vita sociale e lavorativa di tutti.
Inoltre, è necessario tenere conto che non sussistono attualmente controindicazioni alla somministrazione del vaccino sui minori, oltre al fatto che deve essere valorizzata nel singolo caso la volontà espressa dal minore, in base all'art. 3 L. n. 219/2017.
Essendo il rifiuto opposto dal padre in contrasto con la suddetta disposizione, al fine di evitare conseguenze pregiudizievoli, il conflitto tra genitori è risolto dal Giudice di Paceautorizzando la somministrazione del vaccino al minore ed attribuendo alla madre la facoltà di condurre lo stesso presso un centro vaccinale e di sottoscrivere il relativo consenso informato, anche senza il consenso del padre.

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