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2 settembre 2021
Risarcimento del danno: l’origine professionale della malattia del lavoratore rileva ai fini della prescrizione

Per la Cassazione non è sufficiente la piena consapevolezza della malattia da parte del lavoratore per far scattare la prescrizione del diritto al risarcimento del danno.

La Redazione

Gli eredi del titolare di una ditta manifatturiera propongono ricorso per Cassazione avverso la decisione del giudice di secondo grado in cui aveva riconosciuto il risarcimento del danno non patrimoniale in favore degli eredi di una lavoratrice deceduta a seguito della comparsa di una malattia insorta a seguito dell'attività di lavoro svolta.
Tra i motivi di gravame, i ricorrenti sostengono che, considerato il termine di cessazione del rapporto di lavoro dell'operaia nonché dell'insorgenza della malattia, il diritto al risarcimento fosse già prescritto.

Con sentenza n. 23720 del 1° settembre 2021, la Corte di Cassazione rigetta il ricorso richiamando un precedente orientamento secondo il quale «la prescrizione decorre dal momento in cui il lavoratore ha potuto acquisire la piena consapevolezza non solo della malattia, con una danno alla salute apprezzabile, ma anche dell'origineprofessionale della stessa, indipendentemente da valutazioni meramente soggettive a lui ascrivibili».

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