A seguito dell'attacco hacker con finalità estorsive ai danni della SIAE, il Garante Privacy fa sapere di avere aperto un'istruttoria per svolgere gli opportuni approfondimenti.
La Società Italiana degli Autori e degli Editori (SIAE) ha subito un'intrusione nel proprio database iniziato con il phishing e sfociato in un vero e proprio data breach riguardante circa 28mila files e 60gigabyte di dati degli iscritti.
I dati sensibili relativi a numerosi artisti registrati presso la SIAE sono stati infatti pubblicati nel dark web e a fronte di ciò è stato richiesto un riscatto pari a 3milioni di euro in bitcoin.
Il Garante Privacy si sta già occupando del caso e mediante comunicato stampa del 21 ottobre 2021 ha fatto sapere di avere aperto un'apposita istruttoria in relazione all'attacco hacker con finalità estorsive subito dalla Società. Il Garante si riserva, dunque, di svolgere gli opportuni approfondimenti sul caso.