Riunitosi a Palazzo Chigi il 18 novembre 2021, il Consiglio dei Ministri ha licenziato il decreto legislativo che introduce il beneficio economico per i nuclei familiari con figli a carico. Nel corso della medesima riunione, si è discusso anche del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne.
Nella seduta n. 47 del 18 novembre 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che istituisce l'assegno unico e universale.
Il decreto, adottato in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della
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L'assegno è riconosciuto:
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Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15mila euro), il beneficio mensile ammonta a 175euro per il primo e secondo figlio e 260euro dal terzo in poi.
L'assegno è riconosciuto con maggiorazioni e senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità. Le maggiorazioni sono previste anche per le madri di età inferiore a 21 anni e per i nuclei familiari con quattro o più figli.
Per quanto concerne i percettori di Reddito di cittadinanza, l'assegno viene corrisposto d'ufficio congiuntamente con il medesimo e secondo le sue modalità di erogazione, sottraendo la quota prevista per i figli minori.
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La domanda per ottenere il riconoscimento del beneficio economico deve essere presentata a decorrere dal 1° gennaio in via telematica all'INPS oppure presso gli istituti di patronato. |
Nella medesima seduta, si è discusso anche del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 il cui obiettivo è quello di «fornire risposte a bisogni molto particolareggiati, che attengono a molteplici aspetti connessi alle condizioni di violenza: la prevenzione, la protezione delle vittime, la persecuzione degli uomini che operano la violenza, la formazione e l'educazione di operatori e popolazione, l'informazione e la sensibilizzazione, la tutela delle donne migranti e vittime di discriminazioni multiple, l'autonomia lavorativa, economica e abitativa e la diffusione dei luoghi dedicati alle donne».