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15 dicembre 2021
Super Green Pass: il Garante Privacy esprime parere favorevole sullo schema di d.P.C.M.

L'Autorità ha dato il via libera allo schema di d.P.C.M. contenente nuove disposizioni relative alle certificazioni verdi, ai controlli che il datore di lavoro è tenuto ad effettuare sul possesso delle stesse e agli obblighi vaccinali previsti per alcune categorie di lavoratori.

La Redazione

Con il provvedimento n. 430 del 13 dicembre 2021, il Garante Privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di d.P.C.M. contenente nuove disposizioni sulle certificazioni verdi e sugli obblighi vaccinali riferiti a determinate categorie di lavoratori, evidenziando come, alla luce dell'andamento attuale dell'epidemia, le nuove misure siano conformi al principio di liceità e alla normativa in materia di protezione dei dati personali.

In particolare, il provvedimento del Garante prevede quanto segue:

precisazione

  • La revoca del Green Pass in caso di contagio sopravvenuto, attraverso una procedura apposita che prevede anche che l'interessato ne venga informato. A tale procedura se ne affianca, poi, un'altra con specifico riferimento alle certificazioni rilasciate/ottenute in maniera fraudolenta;
  • Coloro che sono tenuti alla verifica del possesso del Green Pass dovranno essere istruiti circa la possibilità di usare la modalità “rafforzata” solo ed esclusivamente nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • Qualora il lavoratore si avvalga della possibilità di consegnare la certificazione verde al datore di lavoro, quest'ultimo sarà comunque tenuto a verificare periodicamente la validità dello stesso attraverso la lettura del QR code della copia da lui posseduta tramite l'app VerificaC19 o le apposite modalità automatizzate;
  • Con riferimento agli operatori sanitari, l'annotazione sugli albi professionali della sospensione del professionista non deve essere accompagnata da alcuna indicazione da cui sia possibile ricondurre la stessa al mancato rispetto dell'obbligo vaccinale;
  • In relazione alla diffusione online di molteplici certificazioni verdi, il Garante ha previsto che al momento del rilascio del Green Pass siano registrate ulteriori informazioni, come l'identificativo dell'operazione, il codice fiscale dell'operatore che ha eseguito l'operazione e le modalità di autenticazione del medesimo.

In ogni caso, l'Autorità ha chiesto al Ministero della Salute delle integrazioni volte a rendere manifesto all'interessato la modalità di verifica utilizzata dal verificatore, introducendo nell'app VerificaC19 elementi atti a distinguere la modalità di verifica “base” da quella “rafforzata”.

Per quanto riguarda, infine, i rischi connessi al trattamento dei dati personali, con particolare riguardo alle possibili conseguenze discriminatorie in ambito lavorativo, il Garante ha chiesto l'aggiornamento della valutazione di impatto sulla protezione dei dati.

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