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15 dicembre 2021
AGCM sanziona Amazon per oltre 1 miliardo di euro
L'Autorità ha irrogato una sanzione di oltre 1 miliardo di euro alle società Amazon Europe Core S.à.r.l., Amazon Services Europe S.à r.l., Amazon EU S.à r.l., Amazon Italia Services S.r.l. e Amazon Italia Logistica S.r.l. per violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.
La Redazione
Nel provvedimento si legge che l'indicatore più importante dell'esistenza di una posizione dominante in capo a un'impresa è rappresentato dalla quota di mercato. Salvo circostanze eccezionali, una quota molto elevata costituisce di per sé prova dell'esistenza di una posizione dominante, in quanto pone l'impresa che la detiene in una posizione di forza che la rende controparte obbligatoria per i clienti e che le garantisce l'indipendenza di comportamento che caratterizza tale posizione di vantaggio, per la quale, a fronte di una condotta che penalizzi il cliente non deve temere la reazione di concorrenti in grado di soddisfare rapidamente la domanda che voglia reagire orientandosi verso imprese diverse. 
Diversi indicatori, calcolati con i dati forniti da Amazon e dai suoi competitor, evidenziano l'esistenza di una posizione dominante in capo alla Società sul mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace. A prescindere dalla misura utilizzata, infatti, si ottengono valori che non lasciano dubbi circa il potere di mercato estremamente significativo vantato da Amazon, al punto da poter configurare l'esistenza di una posizione di super dominanza.
Dunque, secondo l'autorità AGCM, le società hanno legato all'utilizzo del servizio Logistica di Amazon l'accesso a un insieme di vantaggi essenziali per ottenere visibilità e migliori prospettive di vendite su Amazon.it. Tra tali vantaggi esclusivi spicca l'etichetta Prime, che consente di vendere con più facilità ai consumatori più fedeli e alto-spendenti aderenti all'omonimo programma di fidelizzazione di Amazon. L'etichetta Prime consente, inoltre, di partecipare ai famosi eventi speciali gestiti da Amazon, come Black Friday, Cyber Monday, Prime Day e aumenta la probabilità che l'offerta del venditore sia selezionata come Offerta in Vetrina e visualizzata nella cosiddetta Buy Box. Amazon ha, così, impedito ai venditori terzi di associare l'etichetta Prime alle offerte non gestite con FBA.

precisazione

Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti nel servizio di logistica per e-commerce. Di conseguenza sono state imposte al gruppo misure comportamentali che saranno sottoposte al vaglio di un monitoring trustee.

Dunque, secondo l'autorità, una vera e propria condotta abusiva in quanto Amazon aveva definito un insieme di funzionalità che consentivano ai venditori terzi di ottenere maggiore visibilità della loro offerta e un miglioramento delle loro performance di vendita su Amazon.it e aveva condizionato l'accesso a tali funzionalità alla sottoscrizione di FBA, il servizio di logistica integrata offerto da Amazon stessa. In ragione dell'idoneità di ciascuna di esse ad incidere sul successo dell'attività di un retailer su Amazon.it, tali funzionalità potevano essere viste come un unico servizio, un “pacchetto” di vantaggi esclusivi e irreplicabili ideato da Amazon e concesso ai soli venditori terzi che acquistino il servizio “facoltativo” di logistica della Società. L'istruttoria ha dimostrato, infatti, che tali vantaggi erano inaccessibili ai venditori terzi che gestivano gli ordini ricevuti su Amazon.it in proprio o avvalendosi di un operatore di logistica terzo.Invero, a parità di altre condizioni, un venditore terzo che decide di operare sulla piattaforma della Società senza utilizzare il servizio di logistica offerto da quest'ultima non era ammesso ai vantaggi garantiti ai retailer FBA, suoi concorrenti su Amazon.it, indipendentemente da valutazioni circa l'efficienza del servizio di logistica concorrente di FBA scelto dal venditore.

precisazione

In tal modo, la Società è riuscita a far leva illegittimamente sulla posizione di assoluta rilevanza detenuta tra i marketplace che consentono di raggiungere i consumatori italiani per riservare a sé stessa un significativo vantaggio sugli operatori concorrenti nel mercato italiano della logistica per e-commerce a detrimento, da ultimo, dei venditori terzi su Amazon.it e dei consumatori.

Dunque Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce, impedendo loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualità paragonabile a quella della logistica di Amazon. Tali condotte hanno così accresciuto il divario tra il potere di Amazon e quello della concorrenza anche nell'attività di consegna degli ordini e-commerce. Di conseguenza, l'Autorità ha deciso di irrogare la suddetta sanzione di oltre un 1 miliardo di euro; l'imposizione di misure comportamentali che saranno sottoposte al vaglio di un monitoring trustee. Infine, Amazon dovrà concedere ogni privilegio di vendita e di visibilità sulla propria piattaforma a tutti i venditori terzi che sappiano rispettare standard equi e non discriminatori di evasione dei propri ordini, in linea con il livello di servizio che Amazon intende garantire ai consumatori Prime.