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10 gennaio 2022
Caos da Covid-19 in Serie A: i TAR sulla quarantena imposta alle squadre di calcio

Con diverse pronunce è stato chiarito quando il calciatore, venuto a contatto con un compagno risultato positivo, deve osservare il periodo di quarantena precauzionale e quando, viceversa, può proseguire con l'attività sportiva.

La Redazione

La Lega di Serie A ha impugnato davanti al Giudice amministrativo quattro provvedimenti emessi dalle competenti Asl locali, che sottopongono a quarantena l'intero “gruppo squadra” di alcuni club sportivi (Bologna Calcio, Salernitana Calcio, Torino Calcio e Udinese Calcio) per accertata positività al Covid-19 di uno o più componenti dello stesso, con conseguente divieto di esercitare sport di contatto per cinque giorni.

Il TAR ha, così, avuto modo di pronunciarsi sull'applicabilità al mondo sportivo delle nuove disposizioni in tema di isolamento a seguito di contatto con soggetto accertato positivo, previste dall'art. 2 del D.L. 30 dicembre 2021, n. 229, e sulla legittimità degli atti adottati dall'Azienda sanitaria competente tenuto conto delle stesse.

I primi tre provvedimenti impugnati, che riguardano la Salernitana, il Torino e l'Udinese, devono essere dichiarati illegittimi. L'art. 2 di cui sopra, infatti, stabilisce che « la misura della quarantena precauzionale non si applica a coloro che, nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione o successivamente alla somministrazione della dose di richiamo, hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19.. ». Considerato che i componenti di tali club sono stati vaccinati con la c.d dose booster e dichiarata l'impossibilità di recuperare tutte le partite sospese entro la data di conclusione del Campionato di serie A, i calciatori accertati come negativi possono proseguire con l'attività sportiva, a condizione che l'intero gruppo venga posto “in bolla” e che venga effettuato sui suoi componenti un tampone il giorno della gara, così come prescritto dalla Circolare 229/2020 del Ministero della Salute.

Di diverso segno è la pronuncia del TAR di Bologna, che ha dichiarato legittima la quarantena imposta dall'Asl ai giocatori del Bologna Calcio, compresi coloro che sono risultati negativi al test anti-covid. Ai componenti della rosa, infatti, non è stata somministrata la terza dose di vaccino, motivo per cui il gruppo, in cui rientrano anche i soggetti sottoposti al mero regime di autosorveglianza, dovrà continuare ad osservare il periodo di isolamento prescritto dall'Azienda sanitaria.