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21 gennaio 2022
Videosorveglianza in ambito personale e domestico: il Garante Privacy illustra tutte le regole

Le persone fisiche possono attivare sistemi di videosorveglianza nell'ambito personale e domestico al fine di tutelare la sicurezza di persone o beni, senza la necessità di richiedere un'apposita autorizzazione ma rispettando le regole di seguito indicate.

La Redazione

Il Garante per la protezione dei dati personali ha reso disponibile una nuova scheda informativa che illustra le principali indicazioni per installare sistemi di videosorveglianza in ambito personale e domestico da parte di persone fisiche.

Queste ultime possono, infatti, decidere di attivare sistemi di videosorveglianza a tutela della sicurezza di beni o persone nell'ambito personale o domestico, senza alcuna formalità né autorizzazione, fermo restando il rispetto delle seguenti regole:

precisazione

  • Le telecamere dovranno riprendere solo aree di propria esclusiva pertinenza;
  • Devono essere attivate delle misure tecniche in grado di oscurare porzioni di immagini tutte le volte in cui diventi inevitabile riprendere parzialmente anche aree di terzi per tutelare adeguatamente la propria sicurezza o quella dei propri beni;
  • Qualora sull'area ripresa sussista una servitù di passaggio in capo a terzi, occorre acquisire formalmente il consenso del soggetto interessato;
  • Non possono essere oggetto di ripresa aree condominiali comuni ovvero di terzi, né aree aperte al pubblico;
  • Le immagini riprese non possono essere oggetto di comunicazione a terzi o di diffusione.

È bene ricordare che l'installazione di sistemi di videosorveglianza deve avvenire nel rispetto non solo della normativa in materia di privacy, ma anche delle altre disposizioni dell'ordinamento applicabili e, soprattutto, dovrà essere effettuata nel rispetto del principio di minimizzazione dei dati con riguardo alla scelta delle modalità di ripresa e alla dislocazione. 

Non va altresì dimenticato che le persone che transitano nelle aree videosorvegliate devono essere informate della presenza delle telecamere, utilizzando un modello semplificato come può essere un semplice cartello contenente le indicazioni sul titolare del trattamento e sulla finalità perseguita. Tale informativa dovrà essere collocata prima di entrare nella zona sorvegliata e non è necessario che riveli il luogo preciso ove è situata la telecamera.

Quanto alla conservazione delle immagini registrate, non esiste un tempo specifico ma, tenendo conto che solitamente è possibile individuare eventuali danni entro pochi giorni, i dati personali dovrebbero essere cancellati dopo pochi giorni, preferibilmente servendosi di meccanismi automatici.

Il Garante Privacy ha chiarito, infine, che per le sorveglianze “casalinghe” è possibile utilizzare anche le cd. smart cam, evitando comunque di monitorare ambienti che ledono la dignità della persona e avendo cura di non diffondere i dati raccolti. Anche in questo caso, i dipendenti o i collaboratori eventualmente presenti (babysitter, colf, ecc…) dovranno essere adeguatamente informati sulla presenza delle telecamere.

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