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10 febbraio 2022
Nike intenta una causa al rivenditore stockx per sneaker non autorizzate
La società di abbigliamento sportivo contesta la violazione del marchio, nonché concorrenza sleale, in relazione alla sua offerta di non- token fungibili (NFT), legati a immagini e versioni fisiche di calzature Nike da parte di Stockx anche senza averne ricevuto l'autorizzazione.
La Redazione
Nella presente vicenda (Nike, Inc. contro StockX LLC 22-cv-983), il colosso di abbigliamento sportivo, con un reclamo di oltre 50 pagine, afferma che StockX, in connessione con la sua nuova impresa NFT avrebbe fatto un uso improprio di fabbricazione di Nike, commercializzando NFT a prezzi fortemente gonfiati a consumatori ignari che credono o probabilmente crederanno che quei beni digitali investibili siano, in effetti, autorizzati da Nike.

precisazione

StockX è un marketplace online che ha letteralmente rivoluzionato il mondo della compravendita di sneakers, prodotti streetwear e collectibles.

Il problema, secondo Nike, è che non ha approvato o autorizzato gli NFT Vault a marchio Nike di StockX. I prodotti non autorizzati rischiano di confondere i consumatori, creare una falsa associazione tra quei prodotti e Nike, sminuendo i famosi marchi di fabbrica di Nike. Infatti, Nike sostiene che in connessione con il lancio di StockX degli NFT "autentici al 100%" relativi a Nike, i consumatori si stanno già chiedendo se Nike abbia autorizzato StockX a vendere i suoi prodotti NFT in violazione, e chiedendo come StockX abbia ricevuto la licenza per vendere NFT con il brand Nike. Ulteriore questione è la ricevuta digitale.

precisazione

I token digitali consentono alle persone di scambiare scarpe da ginnastica senza possederle. Il titolare del token può riscattarlo per la consegna quando lo desidera. Secondo il sito Web StockX, le scarpe sono conservate in caveau climatizzati e ad alta sicurezza. In pratica, StockX invita la sua community a commercializzare sul suo canale i propri Nft o anche a "riscattarli" in cambio di un paio di scarpe reali.

Secondo l'azienda americana, non vi è alcun motivo legittimo per StockX per mettere in evidenza i marchi Nike sul Vault NFT e sul Pagina del prodotto StockX. Nike contesta anche una disposizione nei termini di StockX, la quale afferma che gli NFT sono limitati in funzione/valore alla scarpa fisica a cui sono associati; inoltre, StockX, nei suoi termini, afferma che gli NFT possono assumere una varietà di forme, e il i titolari di NFT possono avere il diritto di ottenere determinati prodotti, vantaggi o partecipare a determinate esperienze, come lo sblocco di un premio o l'ingresso in una vendita esclusiva.

In conclusione, Nike ha chiesto il risarcimento dei danni e che il tribunale impedisca a StockX di vendere NFT che hanno i marchi Nike.

precisazione

La causa di Nike contro StockX potrebbe essere l'inizio di molte controversie legali che si verificheranno nel Metaverso