«Ripercorrere gli interventi del Pnrr sulla giustizia significa ripercorrere tutte le riforme approvate con responsabilità dalle forze politiche».
Questo uno degli incisi del discorso fatto dalla Ministra di Giustizia durante l'audizione in Commissione Giustizia per l'esame della relazione sullo stato di attuazione del PNRR. Interventi strutturali richiesti dalla Commissione europea che avranno effetti benefici su diversi profili: dalla tutela del cittadino alla produttività della Giustizia, fino all'impatto sull'economia nazionale.

Le ristrutturazioni adoperate in questi mesi hanno permesso di rispettare, momentaneamente, gli impegni presi con l'Europa, finalizzati a risolvere alcune delle annose problematiche relative alla giustizia italiana.
Le riforme del processo civile e penale sono state approvate in Parlamento, su cui i gruppi stanno lavorando. L'Ufficio per il processo ha concluso il suo iter e proprio ieri ha visto l'entrata in servizio dei primi 200 giovani in Cassazione. La riforma del CSM e dell'ordinamento giudiziario è stata approvata qualche giorno fa in Consiglio dei Ministri. Sono questi i principali obiettivi raggiunti nei primi mesi di lavori.

Guardando al futuro, ha concluso la Ministra, gli interventi previsti per i prossimi mesi riguarderanno alcuni ulteriori grandi temi:

• La digitalizzazione del processo telematico. Si prevede infatti la trasformazione digitale di 10 milioni di fascicoli entro il secondo trimestre del 2026, con il beneficio di recuperare spazi fisici e garantire maggiore accessibilità ai documenti,
• L'edilizia giudiziaria e penitenziaria. Creazione di cittadelle della giustizia e 38 interventi di grande manutenzione per il primo comparto; interventi di architettura per arginare il sovrafollamento carcerario per il secondo.
• La riforma della Giustizia tributaria.