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25 febbraio 2022
Metaverso: Nike deposita i documenti dei brevetti per nuovi beni e servizi
L'azienda americana di sportswear ha depositato il trademark per nuovi servizi nella realtà virtuale.
La Redazione
Il colosso di calzature e abbigliamento sportivo, dopo aver depositato per la prima volta una serie di domande per alcuni dei suoi marchi più famosi da utilizzare su vari beni/servizi virtuali nell'ottobre 2021 negli Stati Uniti, ha ulteriormente depositato nuove domande con lo US Patent and Trademark Office (“USPTO”) – questa volta in relazione a progetti provenienti da RTKFT (l'azienda virtuale di calzature e moda che ha acquisito a dicembre).

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Lo US Patent and Trademark Office costituisce l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti, l'agenzia responsabile della concessione dei brevetti statunitensi e della registrazione dei marchi.

Le domande depositate di recente sono incentrate sui marchi, inclusi MNLTH, Loot Pod, Space Pod, PodX e DARTX, che vengono tutti utilizzati insieme alle creazioni RTFKT. Il marchio MNLTH, ad esempio, viene utilizzato per promuovere token non fungibili ("NFT") legati a una scatola virtuale con logo Nike/RTFKT, mentre il marchio "Loot Pod" viene utilizzato in connessione con un "marmo" virtuale per mostrare il bottino più prezioso del Metaverso.

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Le domande per i marchi RTKFT non si limitano alle Classi 9 (beni virtuali scaricabili), 35 (servizi di negozi al dettaglio contenenti beni virtuali) e 41 (servizi di intrattenimento, ovvero fornitura su -line, calzature virtuali non scaricabili, abbigliamento, copricapi, occhiali, borse, sacche sportive, zaini, attrezzature sportive, arte, giocattoli e accessori per l'uso in ambienti virtuali). Tra i nuovi marchi appaiono:

  • Classe 16 (Carte collezionabili;
  • Classe 18 (Borse sportive);
  • Classe 25 (Abbigliamento);
  • Classe 28 (Palloni sportivi);
  • Classe 40 (Fabbricazione personalizzata e stampa 3D per conto terzi; produzione fisica personalizzata di calzature digitali, abbigliamento, copricapi, borse, zaini, maschere, gioielli, attrezzature sportive, design e personaggi animati e non animati digitali, avatar, sovrapposizioni digitali, skin, arte, giocattoli, figurine e oggetti da collezione digitali);
  • Classe 42 (Fornitura di software non scaricabili per la produzione, la creazione di supporti interattivi, clip video, fotografia, musica, dati, effetti visivi, oggetti da collezione digitali o cripto-collezionabili associati con NFT”, ecc.)
  • Classe 45 (Leasing di contenuti digitali, inclusi ma non limitati a contenuti digitali associati a token non fungibili; locazione di diritti di riproduzione di contenuti digitali, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, contenuti digitali associati a NFT).
Le nuove domande di intent-to-use che Nike ha presentato all'USPTO sembrano suggerire che intendono sfruttare l'interesse dei consumatori per i prodotti virtuali di RTFKT (e beni virtuali e NFT più in generale) per vendere quelli fisici e/o che i loro i beni virtuali saranno accoppiati a quelli fisici.Da quanto appreso, dunque, la maggior parte delle aziende è relativamente insicura su come affrontare esattamente il Metaverso in rapido sviluppo (soprattutto dal punto di vista dei marchi) e su come proteggere i propri marchi consolidati nel regno virtuale più o meno allo stesso modo in cui fanno in quello fisico.