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4 marzo 2022
Danno alla salute per colpa del lavoro: come si ripartisce l’onere della prova?

La Cassazione è stata chiara: incombe sul lavoratore l'onere di provare la sussistenza del danno, la nocività dell'ambiente di lavoro e il nesso causale tra i due; spetta invece al datore di lavoro provare di avere adottato le misure idonee ad impedire il danno.

La Redazione

Il Giudice di primo grado accoglieva la domanda proposta dal lavoratore volta all'accertamento e alla declaratoria di responsabilità contrattuale e/o extracontrattuale del datore di lavoro in relazione alla causazione di danni biologici, morali, patrimoniali e non legati all'essere stato addetto a determinate mansioni senza la fornitura di tutela idonea dai rischi che ne derivavano.
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