Milleproroghe 2022: revisione, abilitazione di guida, monopattini elettrici e trasporto ferroviario merci
L'articolo 10, comma 1 della legge 25 febbraio 2022 n. 25, di conversione in legge, modificato dalla Camera dei deputati, del
D.L. 30 dicembre 2021, n. 228 (c.d.
Milleproroghe), proroga ulteriormente al 31 dicembre 2022, il termine entro il quale è consentito agli ispettori autorizzati di effettuare gli accertamenti relativi alla
revisione dei veicoli a motore prevista dal Codice della Strada.
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La disposizione del comma 1 è finalizzata, come evidenziato nella Relazione illustrativa, considerando il protrarsi della pandemia, a semplificare i procedimenti e a ridurre i tempi di attesa previsti per la revisione dei veicoli. Tale attività era stata consentita agli ispettori fino al 31 dicembre 2021 dall'articolo 11-sexies, comma 4, del D.L. n. 52 del 2021. In precedenza, l'art. 49, comma 5-septies del D.L. n. 76 del 2020 aveva aggiunto al D.L. 18/2020, il comma 4-septies dell'articolo 92, che aveva disposto che fino al 31 marzo 2021 gli accertamenti in materia di revisioni potessero essere svolti anche dagli ispettori di cui al decreto MIT 19 maggio 2017.
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Oltre a ciò, l'art. 10, comma 1-
bis, (
L. n. 25/2022), introdotto durante l'esame presso la Camera dei deputati, proroga dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 il termine di cui all'articolo 13, comma 6-
bis, del D.L. n. 183 del 2020 in materia di
conseguimento delle abilitazioni di guida.
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Il citato articolo 13, comma 6-bis del richiamato D.L. aveva previsto, al fine di ridurre l'arretrato in materia di svolgimento delle prove di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento dell'abilitazione di guida, la possibilità, da parte degli uffici della motorizzazione civile, di utilizzare anche del personale degli uffici la motorizzazione civile collocato in quiescenza per svolgere la funzione di esaminatore. Tale possibilità era riconosciuta fino al 31 dicembre del 2021. La proposta in esame, pertanto, proroga questa facoltà al 31 dicembre del 2022.
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Inoltre, l'art. 10, comma 1-
ter, (
L. n. 25/2022), introdotto dalla Camera dei deputati, differisce al 30 settembre 2022 il decorso dell'obbligo di dotare i
monopattini delle frecce direzionali e degli stop. Dispone inoltre in ordine alle strade percorribili dai medesimi monopattini. In dettaglio, la disposizione sposta in avanti di 3 mesi il termine a partire dal quale è necessario dotare i monopattini a prevalente propulsione elettrica degli indicatori luminosi di svolta e del segnale di freno, precedentemente previsto al 1° luglio 2022. Resta fermo che i monopattini già in circolazione devono adeguarsi a questa disposizione entro il 1° gennaio 2024.
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La norma, inoltre, apporta una correzione all'indicazione delle strade che i monopattini elettrici possono percorrere, distinguendo con maggiore nettezza di quanto sinora previsto tra centri urbani e strade extra-urbane.
In particolare, a tali mezzi è consentito circolare:
- nei centri abitati, solo sulle strade il cui limite di velocità sia entro i 50 chilometri orari, nelle aree pedonali, sui percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata ovvero dovunque sia consentita la circolazione delle biciclette;
- fuori dai centri abitati, solo sulle piste ciclabili e su altri percorsi riservati alla circolazione delle biciclette.
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Infine, l'art. 10, comma 2, (L. n. 25/2022) proroga al
15 marzo 2022 i termini per l'adozione del decreto ministeriale con cui dovranno essere definite le modalità di assegnazione delle risorse destinate alle imprese che operano nel settore ferroviario a titolo di ristoro dei danni economici subiti dalle imprese stesse a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il comma in questione, inoltre, proroga al 30 aprile 2022 il termine entro il quale le imprese beneficiarie debbono presentare la relativa
rendicontazione. Da ultimo viene prorogato al 30 giugno 2022 il termine per l'assegnazione delle risorse finanziarie alle imprese beneficiarie.
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Si tratta, ad esempio, delle imprese detentrici e noleggiatrici di carri ferroviari merci, nonché degli spedizionieri e degli operatori del trasporto multimodale limitatamente alle attività svolte integralmente o in parte sul territorio italiano.
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