Prima del Covid-19, molti proprietari dei principali marchi di lusso si sono rifiutati di vendere online, facendo affidamento sulle loro reti fisiche e di rivenditori di terze parti. In particolare, le grandi firme potevano contare su elementi che definiscono l'identità di lusso dei loro marchi come esclusività, artigianalità e autenticità, servizio clienti e consegna e coerente esperienza e messaggistica del consumatore di lusso. Tuttavia, secondo alcune statistiche,
la pandemia ha accelerato la crescita dell'e-commerce con un grande impatto sui tipi di beni che i consumatori sono disposti ad acquistare online. Tra questi tipi di beni ci sono, ovviamente, le offerte dei gruppi di beni di lusso, che segnano un notevole cambiamento tra i venditori di lusso.
|
Gli esperti di Adobe Digital Insights hanno dichiarato che la spesa per l'e-commerce negli Stati Uniti raggiungerà $ 1 trilione quest'anno, rispetto a una stima di 870,8 miliardi di dollari nel 2021.
|
Mentre alcune aziende leader del lusso (in particolare Rolex e Chanel) credono ancora che per alcune delle loro categorie l'esperienza di acquisto del cliente finale dovrebbe essere sempre in un negozio fisico, gli altri marchi del lusso hanno compiuto sforzi sul fronte dell'e-commerce e hanno registrato una crescita significativa. Attualmente le aziende con le capacità di e-commerce e marketing digitale rispondono rapidamente per passare a soluzioni online. Difatti, l'inizio e l'impatto duraturo della pandemia ha portato le grandi firme al crescente
desiderio di esportare i marchi di lusso soprattutto ai consumatori più giovani, anche se il passaggio al digitale è difficile e ad alta intensità di risorse che chiede "sofisticati ecosistemi di e-commerce" e strategie, localizzazione, ecc.
|
Nel suo rapporto sull'esercizio 2021, il Gruppo Prada ha rivelato che le sue vendite online erano "cinque volte superiori" nell'esercizio 2021 rispetto all'esercizio 19 e in aumento del 61% rispetto all'esercizio 2020. Le vendite online rappresentano ora il 7% delle vendite totali al dettaglio e il gruppo afferma che prevede di aumentare gli investimenti nella sua impronta digitale al fine di migliorare l'esperienza dei consumatori. Bottega Veneta e Saint Laurent, con l'e-commerce che rappresenta il 23% del le vendite al dettaglio in Nord America e le vendite di e-commerce sono triplicate rispetto al 2019. Infine, secondo Gucci, il tasso di penetrazione del canale online è raddoppiato in due anni e ora rappresenta il 15% delle vendite totali nella rete di vendita al dettaglio.
|
In conclusione, l'aumento delle vendite di e-commerce per questi gruppi e la loro maggiore enfasi sul digitale porta i consumatori a dimostrarsi sempre più disposti ad acquistare questo tipo di prodotti online, nonostante molti consumatori preferiscano tradizionalmente impegnarsi nell'acquisto di beni di lusso in negozio.