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30 marzo 2022
Il promissario acquirente non può impugnare gli atti edilizi se non ha acquisito l’effettiva disponibilità dell’area

Non è legittimato ad impugnare l'annullamento in autotutela del piano di lottizzazione, che investe in via esclusiva il proprietario del terreno, colui che non ha acquisito la materiale disponibilità della res, seppur in presenza di un contratto preliminare di compravendita.

La Redazione
Il giudizio riguarda la legittimità di alcuni permessi di costruire in sanatoria rilasciati tempo addietro dal Comune competente per lavori di ampliamento di un immobile, nello specifico un ristorante che sorge da tempo a bordo lago. Gli istanti, non soddisfatti del risultato processuale ottenuto con l'impugnazione dinnanzi al TAR, propongono ricorso al Consiglio di Stato.
 
La Sesta Sezione, con sentenza n. 1768 del 14 marzo 2022, ne ha approfittato per ribadire che il promissario acquirente non è legittimato ad impugnare gli atti inerenti la materia edilizia. Al riguardo va richiamata una pronuncia dello stesso Giudice, secondo cui «rispetto agli interessi pretensivi, il potere di conformazione e di autorizzazione edilizia investe infatti in via diretta ed esclusiva il proprietario della res, in capo al quale l'interesse si appunta, mentre il vincolo obbligatorio che si instaura tra il promittente venditore ed il promissario acquirente fa sì che le modalità di esercizio del potere riverberino, sulla posizione del secondo, effetti solo indiretti relegando la posizione di quest'ultimo, nell'ambito della relazione pubblicistica, a quella di titolare di un mero interesse di fatto. Tali effetti indiretti rilevano invece sul piano civilistico dell'esatto adempimento e quindi nell'ambito della relazione contrattuale, giammai in seno alla relazione procedimentale dove il proprietario resta l'interlocutore esclusivo della vicenda dinamica del potere».
 
Da ciò discende che l'odierno ricorrente, differentemente ai casi di interventi edilizi via via autorizzati sulle unità immobiliari promesse in vendita, non è titolare di una situazione giuridica soggettiva idonea a differenziarne la posizione e quindi a radicarne la legittimazione, non concorrendo a tale scopo il mero vincolo obbligatorio che ha ad oggetto la prestazione.