Significative le novità emergenti dall'ultimo Consiglio dei Ministri che hanno riguardato in particolare il settore lavorativo, attuando due direttive europee relative a condizioni di lavoro trasparenti (la prima) e all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare (la seconda).
Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 31 marzo 2022. Tra le altre cose, vi è stata l'approvazione del decreto legislativo (in esame preliminare) che attua la direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 concernente le condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea. Si tratta, nello specifico, del diritto all'informazione sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro e la relativa tutela, che si esplica nella previsione secondo la quale il datore di lavoro è tenuto a comunicare a ciascun lavoratore in termini trasparenti, chiari, completi e conformi agli standard di accessibilità, con riferimento alle persone con disabilità, una serie dettagliata di informazioni. Inoltre, egli sarà tenuto ad informare i lavoratori circa l'eventuale uso di sistemi decisionali ovvero di monitoraggio automatizzati volti a fornire indicazioni importanti per l'assunzione o il conferimento dell'incarico, per la gestione o la cessazione del rapporto lavorativo, oltre che per l'assegnazione di compiti o le indicazioni riguardanti la sorveglianza o la valutazione delle prestazioni.
Di particolare interesse è, poi, l'approvazione, sempre in esame preliminare, del decreto legislativo che attua la direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, riguardante l'equilibrio tra l'attività professionale e la vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, la quale abroga la direttiva 2010/18/UE.
Questi i contenuti rilevanti:
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Per quanto concerne, infine, le lavoratrici autonome, lo schema di decreto prevede l'estensione del diritto all'indennità di maternità anche per eventuali periodi di astensione anticipati per gravidanza a rischio.