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4 aprile 2022
Aiuti di Stato per le PMI che vogliono investire su trasformazione tecnologica e sostenibilità energetica
Con Decreto del MISE sono state stabilite le condizioni e le modalità per la concessione di agevolazioni in favore di programmi di investimento conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico.
La Redazione
In G.U. n. 78/2022 è stato pubblicato il Decreto MISE del 10 febbraio 2022 che, ai sensi dell'art. 1, comma 845, della Legge n. 296/2006 , istituisce un regime di aiuto per il sostegno di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa, al fine di superare la crisi causata dal Covid-19 e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
OGGETTO
Il Decreto disciplina le condizioni e le modalità per la concessione e l'erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da PMI conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall'EU e per quelli volti, in particolare, a:
- favorire la transizione dell'impresa verso il paradigma dell'economia circolare;
- migliorare la sostenibilità energetica dell'impresa.
RISORSE
Sono disponibili risorse del valore pari a euro 677.875.519,57, così distribuite:
- euro 250.207.123,57 per le Regioni del centro-nord (Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
- euro 427.668.396,00 per le Regioni del mezzogiorno (Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
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Una quota pari al 25 per cento delle risorse è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese. |
BENEFICIARI
Le imprese interessate devono possedere i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, secondo la definizione di cui all'art. 2, punto 18, del regolamento GBER;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
- non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni di cui al presente decreto, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell'investimento stesso.