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8 aprile 2022
L’Unione europea propone un Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dell’abbigliamento
La Commissione europea presenta nuove regole per reprimere l'industria del "fast fashion" e garantire che i prodotti fabbricati e importati siano più rispettosi dell'ambiente.
La Redazione
L'Unione Europea mira a garantire che quasi tutti i beni fisici sul mercato siano più rispettosi dell'ambiente, circolari ed efficienti dal punto di vista energetico durante l'intero ciclo di vita: dalla fase di progettazione fino all'uso quotidiano. In particolare, la proposta di Legge propone nuovi requisiti per l'abbigliamento, fissando minimi obbligatori per l'inclusione di fibre riciclate nei tessili, vietando anche la distruzione dei prodotti invenduti a determinate condizioni, compresi quelli invenduti o restituiti tessili. Inoltre, la Commissione afferma che i requisiti di informazione specifici del prodotto garantiranno ai consumatori di conoscere l'impatto ambientale dei loro acquisti, con tutti i prodotti regolamentati - compreso l'abbigliamento - che verranno forniti con passaporti digitali dei prodotti, che aiuteranno a ridurre il dilagante green washing e renderà più facile [per i consumatori] riparare o riciclare i prodotti e aiuterà a facilitare il "tracciamento delle sostanze problematiche lungo la catena di approvvigionamento".

precisazione

Secondo la Commissione, i produttori devono assumersi la responsabilità dei loro prodotti, di conseguenza, è stato introdotto un regolamento obbligatorio: «Schema di responsabilità estesa del produttore a livello dell'UE nell'ambito della revisione della direttiva quadro sui rifiuti nel 2023». Anche il contenuto dei tessili rientra nell'ambito della proposta della Commissione europea, con l'organo di governo che punta a stabilire minimi obbligatori per l'inclusione di fibre riciclate nei tessuti, a sostegno di uno sforzo per renderli più duraturi e più facili da riparare e riciclare.

In base alla proposta, la Commissione fisserebbe nuovi standard su quanto devono essere durevoli e riutilizzabili gli indumenti, inoltre, richiederebbe alle aziende di includere nell'etichetta informazioni su quanto sia sostenibile e riciclabile un capo di abbigliamento.

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H&M Group ha dichiarato di accogliere favorevolmente la proposta e sta lavorando per incorporare i "principi dell'economia circolare" nelle sue attività.

In definitiva, le proposte stabiliscono un quadro e un processo attraverso il quale la Commissione, lavorando in stretta collaborazione con le parti interessate, definirà progressivamente i requisiti per ciascun prodotto o gruppo di prodotti.

precisazione

In particolare, le proposte dell'Unione Europea fanno seguito agli sforzi incentrati sul clima e sulla sostenibilità del Regno Unito, in particolare, per mirare al green washing nel settore del commercio al dettaglio.