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22 aprile 2022
La protezione temporanea per i cittadini ucraini nella nuova Relazione della Cassazione

Nella Relazione n. 36, la Suprema Corte approfondisce il sistema di protezione internazionale per i cittadini ucraini, analizzando la normativa in materia e ponendo l'accento sugli ultimi interventi posti in essere in ambito europeo e nazionale.

La Redazione

Con la Relazione n. 36 del 12 aprile 2022, l'Ufficio del Massimario e del Ruolo presso la Corte di Cassazione ha approfondito «Il sistema di protezione internazionale per i cittadini ucraini anche alla luce dei nuovi interventi normativi».
A fronte dell'intensificazione continua dei conflitti in Ucraina e della crisi umanitaria che diventa sempre più drammatica, infatti, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha invitato tutti i Paesi a consentire ai civili in fuga un accesso indiscriminato ai loro territori.

La base giuridica del sistema di protezione temporanea si articola su due livelli: quello comunitario e quello nazionale. Il primo è costituito dalla Direttiva 2001/55/CE del Consiglio che contiene le norme minime ai fini della concessione della suddetta protezione temporanea in caso di afflussi massici di sfollati.
A livello nazionale, il D. Lgs. n. 85/2003 attua la menzionata Direttiva, il quale stabilisce, in particolare, che l'ammissione alla protezione temporanea non preclude la presentazione dell'istanza per il riconoscimento dello status di rifugiato.

In seguito, in considerazione della drammatica situazione in Ucraina, con la Decisione di esecuzione UE 2022/382 del 4 marzo 2022 è stato disposto che la misura della protezione temporanea si applichi ai cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022, ai cittadini di Stati terzi o apolidi che beneficiavano della protezione internazionale o di protezione equivalente in Ucraina prima della stessa data e ai famigliari degli stessi.
La Decisione è stata attuata in Italia con il d.P.C.M. del 28 marzo 2022, non estendendo tuttavia l'applicazione della misura ad una serie di categorie di persone, tra le quali i cittadini di uno Stato terzo regolarmente soggiornanti in Ucraina con permesso di soggiorno non permanente, trasformandosi in una sorta di protezione selettiva che lascerà numerose persone prive di tutela.

Con la protezione sussidiaria e lo status di rifugiato, la protezione temporanea rappresenta la terza specie di protezione cd. europea, dai contenuti peculiari, non trattandosi di una protezione individuale, bensì di un'eccezionale tutela giuridica che si concretizza in una sorta di protezione collettiva, non essendo ancorata alla prova del rischio in caso di rimpatrio.
Tra i benefici previsti per i titolari di protezione temporanea vi sono un titolo di soggiorno, il diritto di esercitare attività di lavoro subordinato o autonomo e il diritto di partecipare ad attività istituzionali e di formazione professionale.

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