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4 maggio 2022
DDL contratti pubblici: l'audizione ANCE
Secondo ANCE, è necessario prevedere una nuova legge sui contratti pubblici, più snella e maggiormente equilibrata dell'attuale Codice degli Appalti.
La Redazione
Tra le audizioni alla Camera nell'ambito dell'esame del DDL «Delega al Governo in materia di contratti pubblici» (DDL 3514/C), si è svolta presso la Commissione Ambiente quella di ANCE. Per l'Associazione Nazionale Costruttori Edili la riforma è indispensabile, per creare un quadro normativo più snello, omogeneo e che semplifichi le procedure. 
A questo proposito, tra i vari aspetti, l'ANCE ha proposto:
  • Regolamento per i lavori pubblici.  Per ANCE risulta necessaria l'emanazione di un nuovo Regolamento attuativo, espressamente dedicato ai lavori pubblici, distinto da servizi e forniture, in cui recepire anche talune norme comunitarie.
  • Revisione prezzi. Obbligo per le stazioni appaltanti di prevedere un regime obbligatorio di revisione prezzi; occorre tuttavia eliminare la circostanza che tale meccanismo scatti al verificarsi di “particolari condizioni”, per renderlo idoneo a garantire in generale la sostenibilità dei contratti durante tutta la fase di esecuzione.
  • Revisione e semplificazione della normativa primaria in materia di programmazione e localizzazione delle opere pubbliche. Necessità di un intervento volto a coordinare il D. Lgs. n. 50/2016 sia con le normative urbanistiche, sia con quanto previsto dal d.P.R. n. 383/1994 sulla localizzazione delle opere di interesse statale.
  • Snellire la fase “a monte” dei lavori pubblici. Occorre snellire la fase che precede la messa a gara dei lavori, dove si concentra il 70% dei ritardi, portando “a regime” i poteri connessi al modello “commissariale” utilizzato per i lavori della tratta ferroviaria NA-BA, che hanno dato ottimi risultati in termini di accelerazione di tale segmento procedurale.
  • Qualificazione delle imprese attraverso i lavori subappaltati. Serve infatti un “sistema di qualificazione nazionale unico”, anche di natura pubblicistica, che abiliti le imprese a partecipare alle gare di appalto, almeno in una determinata fascia d'importo.
  • Esclusione automatica delle offerte anomale sotto soglia. Criterio di delega volto ad individuare le ipotesi in cui le stazioni appaltanti possono ricorrere ad automatismi nella valutazione delle offerte.
  • Tutela delle MPMI e Contraente Generale. Occorre prevedere che il contraente applichi le cd. “condizioni passanti” ai contratti, con la conseguenza che non dovrebbero essere inserite nei contratti di affidamento clausole maggiormente vessatorie di quelle “sovrastanti”, previste dalla stazione appaltante, in fase di aggiudicazione, nei confronti del General contractor.
  • Potenziare gli strumenti di ADR. Potenziare gli strumenti di tutela alternativi al contenzioso giudiziario, nell'ottica di risolvere in tempo utile eventuali contenziosi che dovessero originarsi in sede di esecuzione dei lavori.
  • Le cause di esclusione. Introduzione di un principio di delega volto a razionalizzare e semplificare le cause di esclusione, al fine di rendere le regole di partecipazione chiare e certe, individuando le fattispecie che configurano l'illecito professionale.

precisazione

Infine, tra le altre argomentazioni, l'ANCE ha discusso su concessionari autostradali ”senza gara”, nullità clausole in violazione del divieto di ribaltamento costi piattaforme elettroniche, revisione della disciplina in materia di accordi quadro, obbligo di aggiornamento dei prezzari, visione integrata della normativa in materia di opere pubbliche, applicazione CCNL e clausole sociali ecc.

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