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3 giugno 2022
Quale giurisdizione per il Metaverso?
Attualmente i giuristi si trovano in difficoltà a regolamentare le conseguenze di un progresso tecnologico che procede sempre a grande velocità. La rapida diffusione del Metaverso è un chiaro esempio in tal senso, in quanto la disciplina legislativa per regolamentare il cyberspace è molto frammentata.
La Redazione
L'aumento della popolarità dei token non fungibili ("NFT") e le attività nel Metaverso stanno sollevando questioni legali per i proprietari di marchi e dei creativi che stanno cercando di navigare in questo nuovo spazio. Una delle questioni più interessanti che -inevitabilmente-si presenterà in concomitanza con l'offerta, la vendita e la rivendita di NFT, nonché le operazioni di piattaforme metaverse accessibili a livello globale, è la giurisdizione: in sostanza, quali Tribunali avranno l'autorità di decidere i casi che riguarderanno questi sviluppi tecnologici relativamente nuovi.
In conclusione, secondo i primi precedenti in materia, la giurisdizione appropriata è quella in cui è domiciliato il proprietario del bene. In tale circostanza, supponendo lo stato appropriato per la controversia, possono essere concessi ingiunzioni anche laddove non siano individuabili i trasgressori e i beni, offrendo una protezione ancora maggiore a coloro che sono coinvolti in attività di trading, sia che si tratti di criptovalute o altri beni digitali token come NFT.
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Nell'ordinamento italiano, la giurisdizione è la funzione svolta dallo Stato (demandata dalla Costituzione alla magistratura) diretta a garantire l'osservanza e la conservazione delle norme ritenute fondamentali per lo svolgimento ordinato della vita dei cittadini. |
In materia di metaverso, a livello mondiale, secondo i tecnici in materia, la questione della giurisdizione è potenzialmente spinosa quando si tratta di sfaccettature del Web3 data la natura transfrontaliera di cose come gli NFT e, soprattutto, per le piattaforme digitali come Roblox, Sandbox, Decentraland, ecc. Ad oggi, le battaglie legali più seguite nello spazio NFT/metaverso si sono concentrate sulla presunta violazione di marchi famosi, come nei casi Nike v. StockX e Hermès v. Mason Rothschild. In questi contenziosi, i Tribunali si sono interrogati su cosa siano effettivamente gli NFT e quale valore hanno quando sono legati a prodotti o opere d'arte sottostanti. Oltre a ciò, i nuovi casi stanno iniziando a toccare la questione della giurisdizione nel Metaverso.
In argomento, il Tribunale commerciale inglese ha emesso dei provvedimenti restrittivi contro imputati non identificati e un'ordinanza fuori dalla giurisdizione sugli scambi di criptovaluta (procedimento Ion Sciences vs Persons Unknown e altri). Prima di concedere l'ingiunzione a favore di Ion Sciences (società registrata in Inghilterra e Galles), il giudice ha valutato se il Tribunale avesse giurisdizione sulle persone sconosciute. A questo proposito, secondo il giudicante, per determinare la controversia è la legge del luogo in cui è domiciliato il proprietario originario dell'asset crittografico, in questo caso Ion Sciences. Inoltre, la Corte ha osservato che il danno era avvenuto in Inghilterra perché il Bitcoin al centro del caso si trovava in Inghilterra prima della presunta frode e appropriazione indebita (il Bitcoin era stato trasferito dall'Inghilterra, i documenti erano in inglese e i testimoni del ricorrente avevano sede in Inghilterra). Nonostante ciò, il giudice ha ammesso che era difficile identificare un altro forum per il caso in esame, semplicemente perché non era stato possibile individuare gli imputati sconosciuti.
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Sebbene il caso non coinvolga attori della moda/arte, tuttavia, rappresenta un precedente degno di nota, poiché la decisione del Tribunale non solo consolida lo status di Bitcoin come proprietà ma mostra anche che potrebbe essere possibile proteggere Bitcoin - e altre risorse digitali - con ingiunzioni quando sia le risorse che i trasgressori non possono essere individuati o identificati. |