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9 giugno 2022
Il Garante Privacy avvia tre istruttorie su progetti di social scoring promossi dagli enti locali

Nel mirino alcune soluzioni di tipo premiale adottate da enti pubblici e privati che ricorrono a meccanismi di scoring associati a condotte virtuose del cittadino in vari ambiti, correndo il rischio di creare meccanismi di profilazione implicanti una sorta di “cittadinanza a punti”.

La Redazione

Il Garante Privacy ha avviato 3 istruttorie riguardanti una serie di progetti promossi da enti pubblici e privati contemplanti l'assegnazione di punteggi con riferimento anche a dati conferiti dagli interessati “volontariamente”. Si tratta, come afferma il Garante, di soluzioni di tipo premiale che ricorrono a meccanismi di scoring associati a condotte virtuose del cittadino in vari ambiti, correndo il rischio però di porre in essere meccanismi di profilazione che implicano una sorta di “cittadinanza a punti”, dai quali possono derivare conseguenze negative per i diritti e le libertà degli interessati.

 

La prima istruttoria riguarda il “Progetto Pollicino”, un'indagine statistica sperimentale avviata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ove il cittadino viene invitato a condividere i suoi dati per esperire un'analisi sulla mobilità al termine della quale egli potrà ricevere dei premi offerti da partner privati del Progetto. In tal senso, il Garante Privacy ha chiesto chiarimenti ai soggetti coinvolti, compreso il Comune di Bologna che sarà il primo ad avviare l'indagine, allo scopo di conoscere la base giuridica del trattamento, le modalità di funzionamento dell'app ed i trattamenti collegati.

 

Altra istruttoria è stata avviata con riguardo all'iniziativa intrapresa dal Comune di Bologna “smart citizen wallet”, ove è previsto che i cittadini abbiano la facoltà di aderire volontariamente ad un sistema che permette di accumulare crediti nel proprio portafoglio (“walletC”) per spenderli accedendo ad una lista di premi e incentivi messi a disposizione dal Comune e dai partner accreditati.

 

Ultima istruttoria riguarda invece il Comune di Fidenza, il quale ha introdotto la “carta dell'assegnatario” degli alloggi di edilizia residenziale pubblica la quale, mediante un meccanismo di scoring associato alla condotta tenuta dagli assegnatari degli alloggi, utilizza un sistema di punteggio volto al riconoscimento di benefici e sanzioni, tra i quali anche la risoluzione e/o la decadenza del contratto di locazione.

 

Il Garante Privacy sottolinea la necessità che i progetti di “social scoring” siano preceduti da precise valutazioni di impatto e siano rispettosi dei principi fondamentali contenuti nel Regolamento UE.