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30 giugno 2022
Dopo l’ok del Senato, lo sport fa un altro passo avanti verso la Costituzione

Il Senato ha approvato in seconda deliberazione il Disegno di legge costituzionale che inserisce lo sport nell'art. 33 della Costituzione. Ora il testo passerà nuovamente all'altro ramo del Parlamento.

La Redazione

L'iter di approvazione del DDL n. 747-2262-2474-2478-2480-2538-B, che ha lo scopo di introdurre lo sport in Costituzione mediante l'inserimento di un nuovo comma all'art. 33 Cost., inizia il 14 dicembre 2021 presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il testo passava poi all'Aula il 2 marzo 2022, dove il Senato ne approvava il contenuto il 22 marzo 2022 con 213 voti favorevoli, 5 contrari e 13 astenuti.
Successivamente il testo giungeva alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, per poi essere sottoposto all'attenzione della Camera dei Deputati che il 14 giugno approvava il testo di modifica dell'art. 33 con 365 voti a favore, 2 contrari e 14 astenuti. In seguito, il DDL passava nuovamente al Senato, che il 29 giugno ha approvato in seconda deliberazione il testo della riforma con 195 voti a favore, 5 contrari e 12 astenuti.
Come tutte le riforme costituzionali, ora il testo passerà ancora alla Camera.

La bozza provvisoria del DDL aggiunge il seguente comma all'art. 33 Cost.:

legislazione

«La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme».

Attualmente, l'unico riferimento allo sport nella Costituzione italiana è quello di cui al comma 3 dell'art. 117, che inserisce tra le materie di legislazione concorrente quella attinente all'ordinamento sportivo, non aggiungendo però alcun riferimento specifico né all'attività sportiva, né allo sport ingenerale. Solo nel 2009 venne presentata la prima proposta di legge che poneva il tema all'attenzione del Parlamento.

Viene così finalmente a delinearsi pian piano quella stretta connessione che è già riconosciuta a livello europeo e internazionale tra sport e diritti sociali, cioè quei diritti che sono di interesse della collettività, promuovendo l'attività sportiva e motoria per una finalità educativa, che può realizzarsi per tutti e a qualunque età.

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