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20 luglio 2022
Da Louis Vuitton a Moncler, fino a Prada: aumentano le aziende che riportano loghi di sostenibilità nei loro marchi

Sempre più aziende nel settore del lusso stanno cercando di soddisfare il crescente bisogno dei clienti di consumare in maniera più consapevole e sostenibile.

La Redazione
La sostenibilità continua a rappresentare un pilastro fondamentale nella crescita del business, con la moda attrice principale. Sempre più aziende nel campo dell'abbigliamento e degli accessori, infatti, stanno cercando di soddisfare il crescente bisogno, morale, dei clienti di consumare in modo più consapevole e sostenibile. Tale spinta, date le opportunità offerte dalla sostenibilità quando si tratta di attrarre consumatori e investitori, mostra i suoi effetti tangibili nelle campagne di marketing, dedicate a prodotti “green” specifici, come quelli delle collezioni che promuovono tessuti riciclati e alternativi.
 
Ma c'è di più. L'apparente vantaggio che si può trarre dall'etichettare il prodotto come "green" sta spingendo tante aziende del settore “lusso” ad introdurre nuovi marchi, su cui apporre loghi incentrati sulla sostenibilità. Prada, ad esempio, ha creato un marchio che consiste nella parola Re-Prada, insieme a una versione stilizzata del suo logo triangolare da utilizzare in connessione con la sua spinta a utilizzare nylon riciclato (o Econyl) - un nylon rigenerato derivato dai rifiuti oceanici e terrestri. O ancora, Louis Vuitton alla stessa maniera ha adottato un logo composto da due frecce tortuose che contraddistinguono le lettere "LV" da utilizzare su scarpe da ginnastica "riciclate" create dal compianto Virgilio Abloh. Da ultimo Moncler che, in collaborazione con Palm Angels, ha apposto su alcuni suoi prodotti un segno incentrato indicante che i piumini, le camicie e i gilet sono stati realizzati con tessuti composti da materiali a basso impatto ambientale, come l'Econyl.
 
Sebbene loghi di questo tipo, volti a comunicare segnali di sostenibilità, possano essere commercializzati come “oro” nel mercato attuale, è necessario prestare attenzione poiché lo sfruttamento da parte delle aziende della moda di messaggi “green” volto a rafforzare i profitti ha creato non poche preoccupazione tra le varie autorità del mondo. Sono sempre di più, infatti, le iniziative che mirano ad offrire tutela e garanzie circa l'effettiva sostenibilità del prodotto marchiato come “green” ed a perseguire qualunque pubblicità ingannevole che possa trarre in errore il consumatore sulla sostenibilità del prodotto. Le case di moda dovrebbero, quindi, tener delle regole di settore quando scelgono di adottare segni motivati dalla sostenibilità.