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21 luglio 2022
L’astensione dalle udienze proclamata da singole Camere Penali ha carattere locale

Pertanto, l'astensione a carattere nazionale che esclude alcuni circondari, non impedisce al difensore iscritto alla Camera Penale di questo foro di aderire all'astensione qualora debba esercitare attività defensionale al di fuori del distretto predetto.

La Redazione

In una controversia avente ad oggetto la condanna per il reato di cui all'art. 314 c.p., l'imputato ricorre in Cassazione lamentando, tra i motivi di doglianza, l'inosservanza dell'art. 178, c. 1, lett. c), c.p.p., in relazione al rigetto dell'istanza di adesione all'astensione collettiva dalle udienze proclamata dall'Unione Camere Penali Italiane per il giorno 25 giugno 2021. La Corte territoriale aveva disatteso la richiesta di rinvio avanzata dai difensori del ricorrente, ritenendo che la delibera dell'UCPI escludesse dall'estensione collettiva gli aderenti a quelle camere penali che avevano già indetto altre astensioni a carattere locale nel medesimo periodo, quale quella in cui aderivano i difensori istanti.

La questione sollevata in sede di legittimità riguarda l'efficacia dell'astensione deliberata a livello locale, ed in particolare «se la stessa spieghi efficacia esclusivamente sul piano oggettivo, e dunque nell'ambito del circondario giudiziario interessato, o anche sul piano soggettivo, e dunque per gli avvocati aderenti all'organismo rappresentativo e iscritti al patrocinio in questo circondario, indipendentemente dal luogo in cui gli stessi devono esercitare la loro attività defensionale il giorno dell'astensione».

Nelle sue argomentazioni, la Corte ricorda che «l'astensione dalle udienze proclamata da singole camere penali o da organismi legati al territorio di un determinato foro ha carattere locale e vincola esclusivamente i giudici che esercitano nella circoscrizione territoriale corrispondente a quella dell'organismo rappresentativo di categoria che ha proclamato l'astensione e, dunque, non ha effetto nei confronti delle attività giudiziarie che si svolgono presso diversi uffici di merito o di legittimità, pur se riferite a provvedimenti decisori degli uffici interessati all'astensione».
Pertanto, l'astensione a carattere nazionale che esclude alcuni circondari, non impedisce al difensore iscritto alla Camera Penale di questo foro di aderire all'astensione, qualora debba esercitare attività defensionale al di fuori del distretto predetto.

Ne consegue che l'astensione proclamata dall'UCPI nel caso di specie, non impediva ai difensori istanti, iscritti alle Camere Penali e appartenenti ad uno dei fori esclusi, di aderire all'astensione dalle udienze in sedi giudiziarie estranee a questo circondario.
Da ultimo, la Cassazione precisa che la mancata concessione del giudice del rinvio della trattazione dell'udienza camerale in presenza di una dichiarazione effettuata o comunicata dal difensore nelle forme e nei tempi previsti dall'art. 3, c 1, del vigente codice di autoregolamentazione, determina una nullità per la mancata assistenza dell'imputatoexart. 178, c. 1, lett. c), c.p.p.
La Corte accoglie il ricorso con sentenza n. 28965 del 21 luglio 2022.

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