Per il produttore di jeans, le varie linguette di tessuto colorate e i relativi marchi denominativi rappresentano un insieme di marchi aventi una caratteristica comune, ossia quella di essere immediatamente riconoscibili per i suoi consumatori.
Nuova causa per Levi's, questa volta contro David Connolly, proprietario di un marchio di denim riciclato. Levi's sostiene che, utilizzando il nome "Green Tab", Connolly abbia violato i suoi diritti sul marchio, che fa parte di una famiglia di marchi "famosi", tra cui la sua linguetta rossa.
Per questo motivo, è stato incriminato per violazione del marchio, diluizione e concorrenza sleale per la produzione, il marketing e la vendita di prodotti che recano "copie" dell'Arcuate marchio di cucitura tascabile e della sua "famiglia di segni di tabulazione", vale a dire, il suo marchio "Green Tab" e il dispositivo con linguetta verde.
Nella nuova denuncia, Levi's afferma di aver iniziato ad utilizzare il suo marchio di tabulazione (ossia «un pennarello per tessuti o altro materiale cucito nelle cuciture delle tasche o una delle normali cuciture strutturali dell'indumento») sulla tasca posteriore dei suoi pantaloni nel 1936 per fornire ai consumatori “l'identificazione visiva” dei suoi prodotti. Ancor di più, sostiene che «i rivenditori e il pubblico sanno fare riferimento ai [suoi] prodotti iconici come RED TAB, ORANGE TAB e SILVERTAB, tra gli altri riferimenti, a seconda del colore del marchio della linguetta». E presi insieme, Levi's sostiene che le varie linguette colorate e i «marchi denominativi TAB-formativi» formano la famosa «Famiglia Tab Mark».
Per questo motivo, Levi's accusa Connolly di utilizzare il marchio “GREEN TAB” per «promuovere e vendere gli stessi tipi di prodotti di abbigliamento e servizi di sostenibilità che [esso] commercializza e vende in connessione con il suo famoso marchio, inclusa la famiglia dei segni di tabulazione», generando il tal modo un rischio di confusione “aggravato”.
Nella causa in esame, particolarmente interessante è l'argomentazione sostenuta da Levi's in merito alla sua "famiglia" di marchi di linguette: l'attore paragona le varie linguette di tessuto colorate e i relativi marchi denominativi a «un insieme di marchi aventi una caratteristica comune riconoscibile, in cui i marchi sono composti e utilizzati in modo tale che il pubblico associ non solo i singoli marchi, ma la caratteristica comune della famiglia, al titolare del marchio».