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25 luglio 2022
Levi’s difende la “famiglia dei marchi” nella causa contro il marchio di jeans “Green Tab”

Per il produttore di jeans, le varie linguette di tessuto colorate e i relativi marchi denominativi rappresentano un insieme di marchi aventi una caratteristica comune, ossia quella di essere immediatamente riconoscibili per i suoi consumatori.

La Redazione

Nuova causa per Levi's, questa volta contro David Connolly, proprietario di un marchio di denim riciclato. Levi's sostiene che, utilizzando il nome "Green Tab", Connolly abbia violato i suoi diritti sul marchio, che fa parte di una famiglia di marchi "famosi", tra cui la sua linguetta rossa.
Per questo motivo, è stato incriminato per violazione del marchio, diluizione e concorrenza sleale per la produzione, il marketing e la vendita di prodotti che recano "copie" dell'Arcuate marchio di cucitura tascabile e della sua "famiglia di segni di tabulazione", vale a dire, il suo marchio "Green Tab" e il dispositivo con linguetta verde.

Nella nuova denuncia, Levi's afferma di aver iniziato ad utilizzare il suo marchio di tabulazione (ossia «un pennarello per tessuti o altro materiale cucito nelle cuciture delle tasche o una delle normali cuciture strutturali dell'indumento») sulla tasca posteriore dei suoi pantaloni nel 1936 per fornire ai consumatori “l'identificazione visiva” dei suoi prodotti. Ancor di più, sostiene che «i rivenditori e il pubblico sanno fare riferimento ai [suoi] prodotti iconici come RED TAB, ORANGE TAB e SILVERTAB, tra gli altri riferimenti, a seconda del colore del marchio della linguetta». E presi insieme, Levi's sostiene che le varie linguette colorate e i «marchi denominativi TAB-formativi» formano la famosa «Famiglia Tab Mark».

Per questo motivo, Levi's accusa Connolly di utilizzare il marchio “GREEN TAB” per «promuovere e vendere gli stessi tipi di prodotti di abbigliamento e servizi di sostenibilità che [esso] commercializza e vende in connessione con il suo famoso marchio, inclusa la famiglia dei segni di tabulazione», generando il tal modo un rischio di confusione “aggravato”.

Nella causa in esame, particolarmente interessante è l'argomentazione sostenuta da Levi's in merito alla sua "famiglia" di marchi di linguette: l'attore paragona le varie linguette di tessuto colorate e i relativi marchi denominativi a «un insieme di marchi aventi una caratteristica comune riconoscibile, in cui i marchi sono composti e utilizzati in modo tale che il pubblico associ non solo i singoli marchi, ma la caratteristica comune della famiglia, al titolare del marchio».

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