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27 luglio 2022
Palazzo Chigi approva la Relazione al Parlamento sugli obiettivi di finanza pubblica

L'ok è arrivato nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri n. 90.

La Redazione

Nel corso della riunione n. 90, tenutasi mercoledì 26 luglio 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Relazione al Parlamento sugli obiettivi di finanza pubblica da presentare alle Camere per la relativa autorizzazione.

In occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza del 6 aprile 2022, l'indebitamento netto tendenziale per l'anno in corso indicato nella nota di aggiornamento al DEF 2021 è stato rivisto al ribasso (5,1% del PIL). L'obiettivo programmatico per il medesimo anno è invece rimasto invariato al 5,6% del PIL.
Con la Relazione il Governo, sentita la Commissione europea, aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e il relativo piano di rientro. In particolare, richiede l'autorizzazione a ricorrere all'indebitamento, confermando per l'anno 2022 sia la previsione di crescita del prodotto interno lordo sia i saldi programmatici già autorizzati con la precedente Relazione al Parlamento di aprile scorso e incorporati nel quadro programmatico del Documento di economia e finanza 2022, nonché il rapporto debito pubblico-PIL.

Considerato l'incremento dell'inflazione, dovuto soprattutto ai prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime, il perdurare della diffusione del virus Covid-19 e le ripercussioni del prolungato periodo di siccità, il Governo intende destinare le risorse disponibili nell'adozione di un provvedimento di urgenza con cui contrastare gli effetti sui cittadini, sulle famiglie, sulle imprese e sulle prospettive di crescita del Paese.
All'attuazione di questi interventi sono destinati gli spazi finanziari per i quali si chiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento per un importo complessivamente pari a 14,3 miliardi di euro nel 2022. Tale autorizzazione, come già evidenziato nella Relazione, «confermando i saldi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2022 e il livello del debito pubblico, non richiede la revisione del limite delle emissioni nette già autorizzato e di conseguenza non comporta un aumento del livello della spesa per interessi passivi».