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1 settembre 2022
Le ultime dal Garante Privacy su antiriciclaggio, CIE e monitoraggio dei minori stranieri non accompagnati
Sistema che monitora la presenza dei minori stranieri non accompagnati, CIE per i residenti all'estero e banca dati centralizzata con finalità di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio. Questi i temi trattati nell'ultima newsletter del Garante.
La Redazione
La CIE per i residenti all'estero va integrata
Sì condizionato del Garante Privacy sullo schema di decreto direttoriale con cui il Ministero dell'interno approva il documento che disciplina le modalità organizzative e tecniche per il rilascio della Carta di identità elettronica (CIE) ai cittadini italiani residenti all'estero.
Per quanto attiene al rilascio del CIE ai soggetti minori di 14 anni, il documento, prevedendo che sia richiesto agli «accompagnatori (padre e madre) se intendono stampare sul retro della Carta il nome e cognome del padre o della madre o di un tutore», considera come esercenti la potestà genitoriale esclusivamente tali categorie, comportando una serie di problematiche nei casi tale potestà sia esercitata da soggetti non direttamente non riconducibili alla figura paterna o materna (ad es., minore affidato non al padre e alla madre biologici)
È dunque necessario, così come già richiesto dalla stessa Autorità, inserire nel documento tecnico la nozione di “genitore” nella composizione “padre/genitore” o “madre/genitore”.
Ok al Sistema che monitora la presenza dei minori stranieri non accompagnati
Il Sistema informativo nazionale dei minori stranieri non accompagnati (SIM) è conforme alla normativa sulla protezione dei dati.
Lo schema di decreto del Presidente della Repubblica adottato in materia, infatti, recepisce integralmente le osservazioni rese dal Garante in un parere del 2019. Dalle finalità del trattamento, di cui è titolare il Ministero, sono state infatti espunte quelle statistiche, di studio, di informazione e ricerca, mentre sono state precisate le modalità e le garanzie con cui legittimare la diffusione dei dati. L'atto precisa, inoltre, le tipologie di dati e di operazioni eseguibili e le modalità di accesso alle informazioni del SIM.
Antiriciclaggio: sì al database centralizzato
Via libera dall'Autorità ad una norma volta all'istituzione di una banca dati informatica centralizzata, finalizzata a prevenire l'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
L'atto recepisce molte delle indicazioni fornite dal Garante nel corso delle interlocuzioni con il Mef, come la limitazione dell'oggetto del database ai soli dati per i quali vige già, in capo agli obbligati, una prescrizione di conservazione decennale, e il carattere tassativo dell'elenco dei soggetti legittimati all'accesso. Per quanto attiene, poi, alla generazione dell'avviso, che prevede la possibilità di utilizzare sistemi automatizzati, è stato chiesto al Ministero di demandare a una norma per lo meno di natura regolamentare la descrizione delle modalità di elaborazione dell'alert e la previsione delle relative garanzie per gli interessati, onde evitare il rischio di un trattamento illecito di dati personali.