Coordinato da ENEA, il progetto ha l'obiettivo di rafforzare l'eccellenza scientifica italiana nella sicurezza alimentare.
Rafforzare l'eccellenza scientifica italiana nella sicurezza alimentare attraverso lo sviluppo di piattaforme e servizi per la qualità, autenticità e rintracciabilità di materie prime e prodotti nonché per la digitalizzazione del settore. È questo l'obiettivo del progetto METRFOOD-IT, finanziato con 17,8 milioni di euro dal PNNR e coordinato da ENEA.
Il progetto vede coinvolti anche l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e le Università di Bari, Federico II di Napoli, Molise, Parma, Sapienza di Roma e Siena.
ENEA metterà a disposizione una serie di infrastrutture e laboratori, tra cui quello di metabolomica, spettroscopia atomica, spettrometria di massa, caratterizzazione di nanoparticelle e microbiologia. Saranno utilizzate tecnologie ICT, quali app, software e modelli per fornire servizi e sviluppare una piattaforma open data utile a ricercatori, agenzie di ispezione e controllo, policymaker, aziende e cittadini per incrementare qualità, sicurezza, tracciabilità ma anche “foodtransparency” ed economia circolare.
Il contributo di METROFOOD-IT sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi prioritari del settore agroalimentare, spiega Claudia Zoani, coordinatrice del progetto, ed in particolare «la trasparenza, soprattutto tra microimprese e PMI, la riduzione delle frodi e delle sofisticazioni, la food defense e i sistemi di controllo dei processi di produzione, la digitalizzazione, il supporto ai policy makers e alle agenzie di ispezione e controllo, la fiducia dei consumatori e la sensibilizzazione verso l'adozione di diete più sane e sostenibili, la riduzione degli sprechi di cibo».