Dopo avere ottenuto il parere del Garante Privacy, il MiTE ha trasmesso lo schema di regolamento sul Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI) al Consiglio di Stato e alla Commissione europea.
Il 29 settembre 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha trasmesso lo schema di regolamento concernente il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI) al Consiglio di Stato, per l'acquisizione del relativo parere, e alla Commissione europea, ai fini della procedura di notifica stabilita dalla Direttiva UE 2015/1535.
A partire da tale data decorrono dunque i 90 giorni di “stand and still”, entro i quali gli stakeholder europei potranno presentare osservazioni sulle regole tecniche di cui al RENTRI. Al termine di tale periodo, il Ministero adotterà il provvedimento istitutivo del Registro, coerentemente con gli obiettivi oggetto della Strategia nazionale per l'economia circolare e del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti.
Lo schema di regolamento recante la disciplina del RENTRI aveva già ottenuto il parere del Garante Privacy lo scorso 22 agosto (provvedimento n. 287). A tal proposito, l'Autorità aveva espresso l'esigenza di perfezionare alcuni aspetti, quali l'integrazione della disciplina con le caratteristiche essenziali del trattamento dei dati personali e la regolamentazione del trattamento dei dati personali conseguente all'attivazione del sistema di geolocalizzazione e alla trasmissione al RENTRI dei dati sul percorso seguito dal veicolo.