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6 dicembre 2022
Maxi sanzione per Clubhouse a causa della violazione dei dati degli utenti
In data 6 ottobre 2022, il Garante per la protezione dei dati personali ha condannato, con l'ordinanza d'ingiunzione n. 377, la società statunitense “Alpha Exploration”, proprietaria del neo social network “Clubhouse” al pagamento di 2 milioni di euro.
La Redazione
Clubhouse è un social network statunitense nato nel 2020, in piena pandemia da Covid-19. Esso ha saputo farsi strada sfruttando al meglio la situazione emergenziale dal punto di vista sociale, i lockdown forzati hanno causato una forte riduzione delle interazioni sociali comportando danni psicofisici non da poco; ed è in questo contesto critico che Alpha Exploration ha lanciato il suo nuovo “giocattolo”, unico nel suo genere, innovativo ed essenziale, dove gli utenti hanno la possibilità di creare delle stanze nelle quali possono invitare i propri amici e iniziare ad intraprendere con loro una conversazione, altri invece possono accedervi comportandosi da ascoltatori.
Clubhouse, ormai diffuso in tutto il mondo con milioni di utenti, si basa esclusivamente su scambi di messaggi vocali tra utenti, membri della medesima “stanza” virtuale, ed è proprio su questi messaggi vocali che orbitano i motivi della condanna. A valle della decisione troviamo vari motivi di cui si è “macchiata” Alpha Exploration, tra questi:
  • Scarsa trasparenza sull'uso dei dati degli utenti del social;
  • Possibilità, dal 2022, per gli utenti di conservare e condividere gli audio senza consenso delle persone registrate;
  • Profilazione e condivisione delle informazioni sugli account senza una corretta base giuridica alle spalle;
  • Tempi non definiti di conservazione delle registrazioni.
Sulla base di queste accuse, che vedono una completa violazione della privacy, la società statunitense è stata condannata al pagamento di una multa di 2 milioni di euro e all'obbligo di adottare una serie di misure a tutela degli utenti; in particolare, dovrà introdurre una funzionalità che consenta loro di apprendere, prima dell'ingresso nella stanza di conversazione virtuale, la possibilità che la conversazione venga registrata. Inoltre, dovranno introdurre un meccanismo per informare coloro che non sono ancora utenti sull'uso che verrà effettuato sui loro dati personali e, infine, dovrà specificare i tempi di conservazione degli audio.