Con i suoi allegati, il nuovo Codice dei contratti pubblici, redatto dalla Commissione speciale istituita presso il Consiglio di Stato, non rinvia ad ulteriori provvedimenti attuativi, ma è immediatamente “autoesecutivo”.
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Nella Relazione illustrativa si legge che l'approvazione della riforma rappresenta un obiettivo importante del PNRR e proprio per questo la Commissione speciale che si è occupata di redigere lo schema del Codice è stata composta da magistrati, da avvocati dello Stato e da esperti esterni come professori, avvocati, economisti, ingegneri, esperti di drafting, un informatico e un accademico della Crusca, seguendo un metodo di redazione multidisciplinare.
Lo schema preliminare del Codice era stato consegnato al Governo il 20 ottobre scorso, ma dopo l'insediamento del nuovo Esecutivo, e sulla base di una nuova interlocuzione, la Commissione ha proseguito i lavori per sciogliere alcuni nodi di particolare impatto e predisporre gli allegati che andranno a garantire l'autoesecutività del nuovo Codice.
Ebbene, il risultato è notevole: lo schema definitivo sottoposto al Governo ha un numero di articoli analoghi a quello del Codice vigente ma ne riduce di molto i commi e con gli allegati (che sono 35) si abbattono significativamente il numero di norme e le linee guida di attuazione.
Queste le parole chiave alle quali si è ispirato il lavoro della Commissione speciale:
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Infine, la Relazione chiarisce che il nuovo Codice potrà avere effettivamente attuazione solo se si verificano queste 3 condizioni “non legislative”:
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