La Regione Calabria adotta le misure per il superamento della discriminazione di genere nei luoghi di lavoro
La Regione promuove le condizioni atte a contrastare le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro, sotto l'aspetto dell'accesso al lavoro e della progressione di carriera, nonché a favorire l'equilibrio tra vita professionale e familiare.
La Regione Calabria con la
deliberazione della giunta regionale del 10 dicembre 2022, n. 649 (B.U. R. Calabria P. I-II 15 dicembre 2022, n. 287) ha disciplinato il piano d'intervento per le politiche di genere della Regione Calabria in attuazione dell'art. 11 della L.R. n. 7/2022 «
Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l'occupazione femminile».
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L'art. 11 della Legge regionale n. 7/2022 prevede l'adozione di un piano d'intervento per le politiche di genere della Regione Calabria. La parità di genere costituisce un presupposto fondamentale per un sistema equo di cittadinanza ed un reale sviluppo socioeconomico del territorio; la sfera lavorativa rappresenta il principale asset sociale nell'ambito del quale occorre contrastare i fenomeni discriminatori realizzando i presupposti per una piena occupazione femminile.
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L'obiettivo della Regione Calabria è quello di
attuare i principi di parità e pari opportunità tra uomini e donne nei luoghi di lavoro, al fine di superare ogni forma di discriminazione di genere nei luoghi di lavoro pubblici e privati. Le cosiddette “azioni positive” sono le “
misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità dirette a favorire l'occupazione femminile e realizzare l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro”. Tra gli scopi delle azioni positive si segnalano: l'eliminazione delle disparità nella formazione, nella riqualificazione e nelle progressioni di carriera,
la promozione dell'inserimento delle donne nelle attività, nei settori professionali e nei livelli nei quali esse sono sottorappresentate ed in particolare nei settori tecnologicamente avanzati ed ai livelli di responsabilità.
Per le finalità innanzi esposte, la Regione:
- individua gli elementi necessari al fine di promuovere e incentivare la certificazione della parità di genere nelle imprese;
- acquisisce, mediante avviso pubblico, le manifestazioni d'interesse per l'ottenimento del “Bollino Rosa” in materia di pari opportunità di genere.
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L'Avviso pubblico sarà aperto a tutte le imprese pubbliche e private e le imprese sociali, compresi gli enti strumentali o controllati, le società partecipate e le aziende speciali di enti pubblici e indirizzato allo sviluppo di un sistema premiante per le aziende che adottano politiche di non discriminazione e di valorizzazione delle competenze femminili. Le imprese interessate, così come suindicate, verranno valutate prendendo in considerazione la loro “catena del valore” in materia di pari opportunità. Il processo di valutazione, in tutte le sue fasi, sarà costruito in base a criteri di trasparenza, equità e imparzialità di giudizio e verrà effettuato tramite un sistema di indicatori, messi a punto da un gruppo multidisciplinare di esperti individuati dalla Regione Calabria. Alla fine del percorso di analisi, le aziende che hanno i requisiti saranno autorizzate ad utilizzare il marchio “Bollino rosa Calabria”, rilasciato dalla Regione Calabria.
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Le imprese che intenderanno presentare la propria candidatura per il “Bollino rosa Calabria” dovranno attestare:
- la parità retributiva, l'adozione di azioni interne di formazione e sensibilizzazione per la qualificazione del personale in funzione delle competenze;
- l'organizzazione di interventi formativi e aggiornamento professionale;
- l'adozione di moduli lavorativi orari, che consentano di equilibrare i tempi di vita e di lavoro, l'adozione di strumenti di reinserimento del personale assente per maternità mediante la previsione di specifiche misure per il mantenimento delle competenze e il proseguimento della carriera.
Inoltre, dovrà essere garantita l'adozione di almeno una delle seguenti misure: istituzione di
micronidi nei luoghi di lavoro o stipula di convenzioni con nidi prossimi ai luoghi di lavoro; modelli assicurativi per l'assistenza sanitaria; ausili o sussidi per l'acquisto di beni o servizi di prima necessità;
assistenza psicologica o di counseling; altre misure specifiche per favorire la parità del personale maschile e femminili.Infine, con il presente provvedimento, la Regione Calabria disciplina le misure di
contrasto ai licenziamenti illegittimi, i criteri e le modalità per favorire le imprese nei percorsi di parità di genere, l'imprenditoria femminile e la formazione per l'inserimento/reinserimento lavorativo.