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20 gennaio 2023
In caso di aggravante mafiosa o di terrorismo la procedibilità è sempre d'ufficio

Riunitosi a Palazzo Chigi il 19 gennaio 2023, il Governo ha approvato un disegno di legge volto a introdurre norme in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto obbligatorio in flagranza.

La Redazione

Nel corso della seduta n. 17 del 19 gennaio 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura d'urgenza, un disegno di legge volto a introdurre norme in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto obbligatorio in flagranza.

A tutela della libertà di determinazione della vittima, il testo prevede la procedibilità d'ufficio per tutti i reati per i quali sia contestata l'aggravante del “metodo mafioso” o della finalità di terrorismo o di eversione.
La procedibilità d'ufficio è prevista anche per il reato di lesione personale, quando è posto in essere da persona sottoposta a una misura di prevenzione personale, fino ai tre anni successivi al termine della misura stessa.

Si stabilisce inoltre che l'arresto in flagranza previsto come obbligatorio deve essere eseguito anche in mancanza della querela, quando la persona offesa non è presente o prontamente rintracciabile. In caso di arresto in flagranza di reato perseguibile a querela, si prevede un tempo di 48 ore per acquisire la richiesta della vittima e, ove la querela non fosse presentata nel termine di quarantotto ore dall'arresto o la persona offesa decidesse di rinunciarvi, l'arresto decade e il reo sarà rimesso immediatamente in libertà.

Nella medesima riunione, il Governo ha approvato, con procedura d'urgenza, un disegno di legge che introduce deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Le deleghe prevedono una riforma articolata e complessiva, finalizzata ad attuare le norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del PNRR.
Riconoscendo il diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, il provvedimento intendere semplificare e integrare le procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a tale semplificazione e all'istituzione dei “punti unici di accesso” (PUA) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (PAI) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana.
Alcuni interventi in favore delle persone anziane riguardano la promozione di:

  • misure a favore dell'invecchiamento attivo e dell'inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto “turismo lento”;
  • nuove forme di coabitazione solidale e di coabitazione intergenerazionale, anche nell'ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi;
  • istituti dell'assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD).