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25 gennaio 2023
Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio: via libera dalla Camera alla proposta di legge

Dopo il consenso unanime di Montecitorio, il testo torna in Senato per l'approvazione in terza lettura.

La Redazione

Con 258 voti favorevoli e nessun contrario, la Camera ha approvato la proposta di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere (A.C. 640-A). Il testo dovrà tornare in Senato per via delle modifiche apportate in commissione a Montecitorio.

Alla Commissione, istituita per la durata della XIX legislatura, sono affidati i seguenti compiti (art. 2):

  • svolgimento di indagini sulle reali dimensioni e cause del femminicidio e, più in generale, di ogni forma di violenza di genere;
  • monitoraggio circa la concreta attuazione della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nonché di ogni altro accordo sovranazionale e internazionale in materia e della legislazione nazionale ispirata agli stessi principi, con particolare riguardo al D.L. n. 93/2013 e alla L. n. 69/2019 (c.d. "Codice rosso");
  • accertamento delle eventuali incongruità e carenze della normativa vigente in materia;
  • accertamento del livello di attenzione e della capacità di intervento delle autorità e delle amministrazioni pubbliche competenti a svolgere attività di prevenzione e di assistenza;
  • verifica della realizzazione di progetti educativi nelle scuole;
  • avanzamento di proposte di carattere legislativo e amministrativo per realizzare adeguate misure di prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza di genere nonché per tutelare la vittima della violenza e gli eventuali minori coinvolti;
  • monitoraggio sul lavoro svolto dai centri antiviolenza operanti sul territorio, ivi compresi i centri di riabilitazione per uomini maltrattanti, e l'effettiva applicazione da parte delle Regioni del Piano antiviolenza e delle linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle vittime di violenza;
  • verifica dell'effettiva destinazione delle risorse stanziate dal D.L. n. 93/2013 e dalle leggi di stabilità e di bilancio alle strutture che si occupano di violenza di genere e vigilanza, nonché della certezza e stabilità dei finanziamenti al fine di evitare la chiusura delle suddette strutture.

Inoltre, la Commissione svolge la propria funzione investigativa con gli stessi poteri e limiti dell'autorità giudiziaria, senza tuttavia disporre della facoltà di adottare provvedimenti attinenti alla libertà e alla segretezza delle comunicazioni e alla libertà personale, fatto salvo l'accompagnamento coattivo ex art. 133 c.p.p. (art. 3).

Costituita da 18 senatori e 18 deputati, la Commissione dispone di uno stanziamento pari a 100mila euro annui per il proprio funzionamento, posto a carico, in egual misura, dei bilanci interni del Senato e della Camera, ed aumentabile, non oltre il 30%, con determinazione dei Presidenti di Camera e Senato, adottata previa richiesta del Presidente della Commissione (artt. 4 e 6).

Durante il passaggio in commissione è stato introdotto inoltre un emendamento che porta i componenti della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi da 40 a 42, consentendo ad ogni gruppo di avere un rappresentante (art. 7).

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