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3 febbraio 2023
Pronti modello di domanda ed istruzioni per la definizione agevolata delle liti tributarie pendenti
C'è tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare domanda. In attesa dell'attivazione del servizio di trasmissione telematica è consentito l'invio tramite PEC.
La Redazione
Con provvedimento n. 30294/2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato, unitamente alle relative istruzioni, il modello di domanda per la definizione agevolata delle liti tributarie pendenti di cui è parte cui all’art. 1, commi da 186 a 202, Legge n. 197/2022.

precisazione

Sono definibili le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria, in cui è parte l'Agenzia delle entrate, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello per cassazione e anche a seguito di rinvio, alla data di entrata in vigore della Legge di bilancio 2023.

precisazione

Sono considerate pendenti le controversie, non ancora concluse con atto pronuncia definitiva, il cui atto introduttivo del giudizio in primo grado è stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore della Legge di bilancio 2023 - 1° gennaio 2023.

Per ciascuna controversia tributaria autonoma, ossia relativa al singolo atto impugnato, il contribuente, o un suo delegato, dovrò presentare al Fisco una distinta domanda di definizione, esente dall'imposta di bollo, mediante trasmissione telematica. Nelle more dell'attivazione del servizio di trasmissione telematica è consentita la presentazione della domanda tramite invio all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dell'Ufficio che è parte nel giudizio.
 
Il pagamento dell'importo da versare per la definizione può avvenire in un'unica soluzione oppure in un numero massimo di venti rate trimestrali di pari importo e deve essere effettuato mediante modello F24. Il pagamento rateale non è ammesso se gli importi da versare non superano mille euro.

attenzione

Il termine scade il 30 giugno 2023.

Il termine per il pagamento delle rate successive alla prima scade il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno.

La definizione si perfeziona – salvo eventuale diniego - con il pagamento, entro il 30 giugno 2023, dell'intera somma da versare oppure della prima rata e con la presentazione della domanda entro lo stesso termine.
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