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9 febbraio 2023
Corte dei Conti: aumento delle irregolarità e frodi nell'utilizzo dei Fondi europei
Con la propria relazione annuale la Corte dei Conti ha esposto i rapporti finanziari con l'Unione europea e l'utilizzazione dei Fondi europei. Tra i principali temi, la Corte dei Conti si è espressa sul problema delle frodi edilizie in Italia.
di La Redazione
Secondo quanto riportato dalla Corte dei Conti (deliberazione n. 1/2023 — Relazione annuale 2022), la Guardia di Finanza, nel corso del 2021 risulta avere complessivamente eseguito 41.047 interventi e 10.729 indagini di polizia giudiziaria, «sequestrando beni per un valore complessivo di oltre 1,4 miliardi di euro per reati tributari e 1,36 miliardi di crediti d'imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti». Le attività di contrasto all'evasione hanno richiesto, negli ultimi anni interventi, diretti al rinnovamento del contesto organizzativo e tecnologico, in ragione anche dell'accresciuto fabbisogno di ampliamento del patrimonio informativo a disposizione delle Amministrazioni fiscali e, quindi l'esigenza di maggiori investimenti in: strumenti di analisi, potenziamento dell'infrastruttura tecnologica e formazione del personale.
Frodi edilizie in Italia
In Italia la propensione all'evasione si mantiene su livelli piuttosto elevati. Secondo quanto riportato, in sede istruttoria dal Dipartimento delle Finanze le citate politiche antievasione hanno contribuito in termini di recupero delle entrate già negli anni 2018-2019. Nell'ambito delle attività di contrasto, una specifica azione “antifrode” svolta nel 2021-2022 è stata quella condotta nel settore delle cessioni dei crediti agevolativi, in particolare per i cd. ‘bonus edilizi'. In particolare, l'Amministrazione finanziaria ha evidenziato che l'attività di analisi e controllo, anche preventivo, hanno consentito - unitamente alla Guardia di Finanza- di individuare:
  • un ammontare complessivo di crediti d'imposta irregolari pari a circa 6,4 miliardi di euro;
  • i citati credi, per circa 3,4 miliardi di euro, sono stati oggetto di sequestro da parte dell'Autorità giudiziaria;
  • nell'ambito di attività di controllo preventivo sulle comunicazioni di cessioni dei crediti agevolativi, grazie all'utilizzo dei dati della fatturazione elettronica è potuta emergere una maggiore base imponibile (compresa anche l'IVA), già segnalata alle strutture operative dell'Agenzia ed alla GdF per un valore di circa 4,8 miliardi di euro;
  • una maggiore base imponibile di circa 2,5 miliardi di euro, in attesa di segnalazione;
  • con riferimento al periodo d'imposta 2021-2022, sono stati riscossi inoltre circa 535 milioni di euro e sono stati avviati i primi controlli per verificare il rispetto dell'applicazione dell'imposta.
Gli interventi del governo italiano
Tra le novità in materia di regolamentazione italiana, per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione e quindi degli Stati Membri si evidenzia che nel corso del 2022 la materia é stata oggetto di provvedimenti adottati in via d'urgenza. In proposito, si richiama l'art. 2, co. 1, del D.L. n. 13/2022, recante Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonché sull'elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili (cd. Decreto-Frodi). Deve inoltre essere menzionato il recente D.Lgs. n. 156/2022, recante Disposizioni correttive e integrative del D.Lgs. n. 75/2020, di attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale. Il D.Lgs. n n.156/2022 integra il quadro giuridico preesistente e gli artt. 4 e 5, apportano modifiche rispettivamente all'art. 6 del D.Lgs. n. 74/2000, che disciplina il tentativo nelle evasioni IVA su base dichiarativa, e all'art. 25-quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001, in materia di responsabilità amministrativa degli enti per illeciti tributari.

precisazione

In questo senso, va confermata l'osservazione, già tratta nella scorsa Relazione, secondo cui l'entità delle minacce che gravano sul bilancio europeo potrebbe essere sottostimata, ed occorre uno sforzo sempre maggiore di potenziamento della piattaforma conoscitiva, che non deve essere visto soltanto come “inserimento di più elementi” o “monitoraggio più regolare” (in ogni caso, entrambi essenziali), ma anche come elaborazione di strategie applicative comuni e di approcci ermeneutici condivisi, che tengano a mente la necessità di una armonizzazione, o quantomeno di una comparabilità, in sede comunitaria.

In materia di frodi, dunque, l'azione di contrasto alle irregolarità che interessano risorse provenienti dal bilancio dell'Unione europea pare infatti, discorrendo più in generale, arrivata ad un significativo crocevia.

precisazione

In questo senso, la relazione dei Corte dei Conti, sottolinea - in tema di segnalazioni di frodi - che i "numeri bassi non necessariamente indicano una realtà sottostante priva di problematicità: l'esiguità delle segnalazioni, infatti, dipende non solo dalla capacità delle Amministrazioni e delle Autorità giudiziarie e di Polizia giudiziaria di intercettare i fenomeni di irregolarità e frode, ma anche dalla capacità degli Organismi che intervengono lungo la linea del sistema di reporting di presidiare il dato e di circolarizzarlo adeguatamente nel sistema.