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9 febbraio 2023
Regime ostativo: la Corte costituzionale restituisce gli atti

Per la Consulta, le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di sorveglianza di Perugia e dal Magistrato di sorveglianza di Avellino sul c.d. regime ostativo devono essere valutate alla luce della L. n. 199/2022.

di La Redazione

In particolare, l'oggetto di scrutinio da parte della Corte costituzionale è l'art. 4-bis, comma 1 della legge sull'ordinamento penitenziario nella parte in cui prevede che, in caso di condanna per delitti diversi da quelli di impronta mafiosa, ma comunque “ostativi”, non consente al detenuto che non abbia utilmente collaborato con la giustizia di essere ammesso alle misure alternative alla detenzione.

In attesa del deposito dell'ordinanza, l'Ufficio stampa ha dato notizia che la Corte costituzionale, a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legge del 31 ottobre 2022, n. 162, convertito nella Legge del 30 dicembre 2022, n. 199, che contiene misure urgenti nella materia in esame (regime ostativo), ha deciso di restituire gli atti al Tribunale di sorveglianza di Perugia e al Magistrato di sorveglianza di Avelino.
Per la Consulta, le nuove disposizioni trasformano da assoluta a relativa la presunzione di pericolosità che impedisce, ai condannati per reati “ostativi” che non hanno collaborato con la giustizia, la concessione dei benefici penitenziari e delle misure alternative alla detenzione. Con questa nuova legge, i detenuti potranno richiedere l'accesso a questi benefici, sebbene in presenza di nuove e stringenti condizioni, diverse a seconda della tipologia di reato.
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