WhatsApp si impegna a rendere più facile per gli utenti il rifiuto degli aggiornamenti con i quali essi non siano d'accordo e a spiegare chiaramente quando tale rifiuto porterà l'utente a non poter più utilizzare i suoi servizi. Inoltre, WhatsApp ha confermato che i dati personali degli utenti non sono condivisi con terze parti o altre società Meta, incluso Facebook, per scopi pubblicitari.
Le autorità per la protezione dei consumatori dell'Unione europea avevano già inviato una lettera a WhatsApp nel gennaio 2022, a seguito dell'avviso giunto dall'Organizzazione europea dei consumatori e da 8 delle sue associazioni ove si faceva presente che nell'ambito degli aggiornamenti ai termini di servizio e all'informativa sulla privacy dell'App erano state poste in essere presunte pratiche sleali. A giugno 2022, poi, era stata inviata una seconda lettera ribadendo la richiesta che i consumatori fossero adeguatamente informati sul modello di business di WhatsApp, ma quest'ultima rispondeva confermando di non condividere i dati personali degli utenti per scopi pubblicitari.
Ebbene, a seguito del dialogo tra le menzionate autorità per la protezione dei consumatori dell'UE e la Commissione europea, WhatsApp si è impegnata ad essere più trasparente in relazione alle modifiche ai termini di servizio, specificando che per gli aggiornamenti futuri:
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