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16 maggio 2023
I costi di immatricolazione dei veicoli addebitati in fattura sono esenti da imposta di bollo?

Dipende. L'Agenzia delle Entrate fa chiarezza, distinguendo le fatture emesse dalla società a carico del cliente concernenti il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad IVA da quelle emesse per il pagamento di corrispettivi di operazioni non soggette ad IVA che superano un dato importo.

di La Redazione

L'istante è una società che svolge attività di concessionaria di autoveicoli e veicoli commerciali che afferma di avvalersi, per l'espletamento delle pratiche burocratiche legate alla messa in strada dei veicoli venduti ai clienti, di agenzie esterne, le quali emettono periodicamente una fattura riepilogativa delle operazioni svolte per ciascuna pratica.
Ora, le fatture di vendita dei veicoli riportano, oltre al corrispettivo imponibile ai fini IVA, anche le spese per la pratica di immatricolazione ed iscrizione al PRA fatturate dalle suddette agenzie, dunque l'istante chiede all'Agenzia delle Entrate se tali costi di immatricolazione addebitati in fattura a titolo di rivalsa dell'acquirente rientrano o meno nel perimetro di esenzione dall'imposta di bollo di cui all'art. 5, tabella B allegata al D.P.R. n. 642/1972.

Con la risposta n. 328/2023, l'Agenzia delle Entrate richiama la disciplina normativa in materia, richiamando quanto già affermato con una precedente risoluzione (la n. 360393 del 16 gennaio 1978) in base alla quale, agli effetti dell'IVA, sono escluse dalla base imponibile solo le somme che, dalla relativa documentazione, risultino essere state anticipate in nome e per conto della controparte, mentre le altre concorrono a formare la base imponibile e dunque sono regolarmente assoggettate al tributo.
Inoltre, l'art. 5 richiamato dall'istante esenta dall'imposta di bollo gli atti posti in essere da determinati soggetti che per legge svolgono attività concernenti la riscossione e il rimborso dei tributi, dei contributi e delle entrate extra-tributarie, per cui non può trovare applicazione con riferimento al mero addebito in fatture di spese sostenute in nome e per conto del cliente.

Alla luce di quanto sopra, l'Agenzia delle Entrate ritiene che

precisazione

  • Se le fatture emesse dalla società a carico del cliente riguardano il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate a IVA, allora non è dovuta l'imposta di bollo;
  • Se esse invece riguardano sia corrispettivi di operazioni soggette ad IVA, sia somme non assoggettate ad IVA, allora si applica l'imposta di bollo se le somme non soggette ad IVA sono di importo pari o superiore a 77,47 euro.