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22 maggio 2023
I chiarimenti del Ministero della Giustizia sul contributo unificato nell’accertamento tecnico preventivo

Rispondendo al quesito posto su Filodiretto, il Ministero ha precisato che il dimezzamento del contributo unificato previsto dall'art. 13, comma 3, del D.P.R. n. 115/2002 si estende anche alla parte resistente che propone una domanda riconvenzionale, una chiamata in causa del terzo o un intervento autonomo.

di La Redazione
Tramite il canale Filodiretto, il Dirigente amministrativo del Tribunale di Palermo ha chiesto al Ministero della Giustizia se, nel procedimento di accertamento tecnico preventivo, il resistente che propone domanda riconvenzionale, chiamata in causa del terzo o intervento autonomo, può beneficiare del dimezzamento del contributo unificato al pari del ricorrente, posto che sulla questione è stato rilevato un contrasto generato dalle diverse prescrizioni impartite dalla Direzione.
 
Con provvedimento del 12 maggio 2023, il Dicastero richiama una massima, già confluita nella sezione Filodiretto, estratta da un suo provvedimento del 2018 avente ad oggetto la medesima materia. Da questa si evince che:

precisazione

ai procedimenti speciali previsti dal Libro IV, Titolo I, del Codice di procedura civile, tra i quali è ricompreso anche l'accertamento tecnico preventivo, il dimezzamento del contributo unificato previsto dall'art. 13, comma 3, del D.P.R. n. 115/2022, si estende anche alla parte resistente che proponga una domanda riconvenzionale, una chiamata in causa del terzo o un intervento autonomo.