Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
25 maggio 2023
Il caregiver può essere esonerato dal lavoro notturno anche quando la persona a suo carico è affetta da un handicap non grave

L'essere “a carico” non ha infatti niente a che vedere con il grado di invalidità di cui deve essere affetto la persona con handicap, indicando invece la relazione di assistenza che deve intercorrere tra il lavoratore e il disabile.

La Redazione

La Corte d'Appello di Milano confermava la decisione di primo grado con la quale era stato accertato il diritto del lavoratore a non prestare lavoro notturno fino al momento in cui avrebbe avuto a suo carico la madre disabile ai sensi della L. n. 104/1992.
Il datore di lavoro propone ricorso in Cassazione avverso tale decisione, sostenendo che pur nel silenzio della L. n. 151/2001, art. 53, l'accertamento dello stato di gravità dell'handicap debba ritenersi necessario anche per il riconoscimento dell'esenzione dal lavoro notturno.

Con l'ordinanza n. 12649 del 10 maggio 2023, la Suprema Corte dichiara il motivo di ricorso infondato, rilevando come ai sensi del D.Lgs. n. 66/2003 non sono obbligati a prestare lavoro notturno i lavoratori che abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della L. n. 104/1992, trattandosi di esonero rimesso alla volontà del lavoratore che si trova nelle condizioni elencate dalla legge, lavoratore che può far valere il suo dissenso espresso in forma scritta per poi comunicarlo entro 24 ore dall'inizio della prestazione al datore di lavoro, precetto che è assistito anche da sanzione penale.
Ora, ai sensi della L. n. 104/1992, l'essere “a carico” non ha niente a che vedere con il grado di invalidità di cui deve essere affetto la persona con handicap, più o meno grave, indicando semplicemente la relazione di assistenza che deve intercorrere tra il lavoratore e il disabile. Come chiariscono gli Ermellini, il Legislatore ha voluto subordinare la concessione di un beneficio alla sussistenza di un handicap grave solo in alcuni casi, come quello dei permessi giornalieri e mensili.
Alla luce di ciò, la Cassazione rigetta il ricorso proposto dalla società.

Documenti correlati
Il tuo sistema integrato di aggiornamento professionale
Non sei ancora abbonato?
Non sei ancora abbonato?