Con il documento in esame, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza le novità legate all'IRAP 2023, con particolare riguardo al nuovo perimetro applicativo e alla semplificazione del quadro IS.
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro si è occupata di approfondire le novità legate all'IRAP 2023, relativa al periodo di imposta 2022.
Nello specifico, le novità oggetto di analisi sono l'esclusione dall'ambito di applicazione per le persone fisiche che esercitano un'attività di impresa commerciale e arti e professioni, e la semplificazione delle deduzioni per il personale dipendente.
Per quanto concerne la prima novità, si specifica che i soggetti interessati dall'esclusione avevano beneficiato già nel 2022 di un vantaggio dall'esclusione dall'imposta, considerando che non hanno proceduto al versamento degli acconti. Ebbene, da questo anno essi non avranno più alcun obbligo dichiarativo, pur rimanendo comunque soggetti ad imposta coloro che producono i redditi indicati in forma diversa da quella individuale.
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Ciò significa che continueranno a rientrare nell'ambito di applicazione dell'imposta i professionisti che svolgono l'attività nelle varie forme associative, compresi gli studi associati e le società tra professionisti. |
Per quanto concerne la seconda novità, invece, la dichiarazione IRAP 2023 semplifica la compilazione del quadro IS a seguito delle modifiche apportate dall'art. 10 D.L. n. 73/2022, conv. con modificazioni dalla L. n. 122/2022, introducendo la regola secondo la quale è deducibile dalla base imponibile il costo del lavoro dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda, invece, i contratti di lavoro diversi, sono deducibili solo alcune tipologie di spesa e spettano alcune deduzioni forfetarie.
L'approfondimento esamina anche la casistica legata al distacco del personale e alla somministrazione di lavoro.