Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
23 giugno 2023
Sono accessibili i pareri dell'Avvocatura dello Stato aventi carattere endoprocedimentale

Sono, invece, sottratti all'accesso i pareri legali che definiscono la strategia difensiva in relazione ad un procedimento giurisdizionale o ad una fase precontenziosa.

di La Redazione
Alcuni funzionari dell'ANAC presentavano istanza di accesso agli atti in ordine al parere rilasciato dall'Avvocatura dello Stato avente ad oggetto una controversia sul corretto inquadramento del personale dell'Authority. L'ANAC accoglieva parzialmente l'istanza di ostensione, motivando, tra le altre, che il suddetto parere era da ritenersi escluso dall'accesso «in quanto espressione di un rapporto assimilabile a quello professionale tra cliente ed avvocato».
 
Sulla base di queste premesse, gli istanti presentano ricorso al TAR Lazio lamentando, tra più motivi, l'illegittimità del diniego di ostensione opposto dall'ANAC, accesso che, secondo loro, è «strettamente connessa alle esigenze di tutela, eventualmente anche in sede giurisdizionale, dei [loro] diritti ed interessi».
 
Con sentenza n. 9249 del 31 maggio, la sezione Prima Quater dichiara fondato il motivo di gravame.
 
Con riguardo all'accesso al parere reso dall'Avvocatura di Stato, il TAR ha già precisato che «il discrimine tra l'ostensibilità o meno dei pareri legali va ravvisato in relazione alla finalità che l'amministrazione persegue con la richiesta del parere, nel senso che 
  • il diniego di accesso è illegittimo nel caso in cui il parere sia stato acquisito in relazione alla fase istruttoria del procedimento amministrativo, 
  • mentre l'ostensione è legittimamente negata quando il parere richiesto sia stato acquisito in rapporto ad una lite già in atto o ad una fase evidentemente precontenziosa o di lite potenziale al fine di definire la futura strategia difensiva dell'amministrazione».
Va da sé che è sottratto all'accesso solo il documento inerente alla strategia difensiva della parte, che non è tenuta a rivelare ad alcun soggetto e, tanto meno, al proprio contraddittore gli argomenti in base ai quali intende contestare le pretese avversarie. I parere legali sottratti all'ostensione sono, quindi, quelli «che attengono alle tesi difensive, relative ad un procedimento giurisdizionale (..) o ad una fase precontenziosa e/o ad una lite potenziale che definiscono e/o delineano la relativa strategia difensiva e/o la futura condotta processuale più conveniente per l'Amministrazione, da assumere nella controversia giurisdizionale già instaurata o nella futura, eventuale e probabile lite giudiziaria, che il soggetto leso attiverà».
 
Viceversa, devono ritenersi accessibili i pareri legali che, anche per l'effetto di un richiamo esplicito nel provvedimento finale, rappresentano un passaggio procedimentale istruttorio di un procedimento amministrativo in corso, e che vengono ad innestarsi nell'iter procedimentale, assumendo così la configurazione di atti endoprocedimentali.

giurisprudenza

Consiglio di Stato, 23 giugno 2021, n. 4799 

Sono ostensibili i «parer[i] volt[i] ad acquisire essenzialmente valutazioni di ordine generale e, quindi, ad orientare l'azione della amministrazione e, non già, intes[i] ad improntare una strategia difensionale per il processo».

Sulla base di tali presupposti, può dirsi sussistente, nel caso di specie, il diritto dei ricorrenti all'accesso richiesto. Da una parte, la PA resistente ha condizionato la sua delibera alle conclusioni formulate nel parere dell'Avvocatura dello Stato; dall'altra, tale parere non può che qualificarsi come atto endoprocedimentale nell'ambito del procedimento amministrativo instaurato.